WOKE - Allattamento maschile, partorienti con la barba e slogan come «Non tutte le donne che partoriscono sono donne». È questa la nuova realtà in alcune strutture sanitarie del Regno Unito, dove ha preso piede un corso di formazione per ostetriche che promuove l’allattamento LGBTQ+. Il programma è stato documentato dal quotidiano The Telegraph, che ha raccontato come ben 600 ostetriche siano già state formate da un’associazione che opera all’interno del sistema sanitario nazionale britannico.
Nel materiale promozionale diffuso per pubblicizzare i corsi si vede un individuo con barba e pancione, accompagnato dalla scritta: «Anche gli uomini hanno figli». A sostenere tali iniziative è una visione radicale della teoria di genere, che spinge per un riconoscimento totale dell’identità auto-percepita, anche nei contesti medici più delicati come quelli della maternità.
Ma non tutti sono d’accordo. Un’infermiera che ha espresso perplessità rispetto a questi corsi si è vista recapitare un provvedimento disciplinare. Nessuna libertà di coscienza, dunque, per chi manifesta dissenso: un fatto che solleva interrogativi inquietanti sul clima ideologico che domina certi ambienti istituzionali nel Regno Unito.
Infine, The Telegraph segnala anche i rischi per la salute dei neonati legati all’uso dei farmaci che vengono somministrati per stimolare la lattazione nei maschi. Effetti collaterali che, secondo l’inchiesta, ricadrebbero tutti sul neonato, senza una reale base scientifica a supporto del trattamento. Un doppio allarme dunque: l’ideologia arcobaleno penetra persino nei reparti ospedalieri, e chi osa dissentire finisce nel mirino. L’Inghilterra woke sembra davvero aver varcato l’ultima frontiera.