Nella giornata di ieri la cronaca locale ha offerto ben due di questi casi che ben illustrano la triste situazione in cui versa il mercato del lavoro ticinese. Il primo lo scopriamo attraverso un post del Consigliere comunale UDC di Lugano Alain Bühler il quale ha pubblicato l'articolo di un giornale (presumiamo LaRegione) in cui viene descritta la poco edificante situazione di un'azienda di Bioggio attiva nel settore farmaceutico, la Ginsana SA, che negli ultimi tempi avrebbe licenziato o ridotto il tempo di lavoro al personale svizzero per assumere personale residente in Italia (vedi immagine sotto). "Si azzardi qualcuno a venirmi a dire che si tratta di un "caso isolato" – commenta l'esponente democentrista - Un decennio di casi isolati ne fanno una vagonata! Sono la prova tangibile che in Ticino ci stanno prendendo per il naso con il beneplacito di PLRT, PPD, PS, Verdi e, ovviamente, i grandi beneficiari della libera circolazione e dell'attuale situazione del mercato del lavoro a sud del Gottardo: i sindacati!"

Il secondo caso invece viene alla luce grazie al portale TicinoLibero, il quale ha pubblicato ieri un articolo in cui viene riportato l'estratto di un annuncio di lavoro in cui si cerca un telefonista (vedi immagine sotto), annuncio in cui si precisa che l'annuncio è rivolto "anche a italiani e frontalieri anche senza permesso". Oltre alla precisazione che l'annuncio è rivolto anche a italiani e frontalieri, probabilmente per attirare l'interesse di persone maggiormente disposte ad accettare condizioni di lavoro e salari sotto la media, TicinoLibero sottolinea quel "senza permesso" che fa pensare che si stia cercando qualcuno disposto a lavorare in nero.
