La petizione, firmata da residenti e simpatizzanti, sottolinea le criticità della decisione cantonale. In particolare, i promotori ritengono che Rovio, con la sua popolazione limitata, non sia adatto a ospitare un numero così elevato di richiedenti l’asilo in rapporto agli abitanti. Inoltre, esprimono preoccupazione per un possibile aumento futuro delle persone collocate, considerata la capacità della struttura, che può accogliere fino a un centinaio di persone.
“Non è solo una questione di numeri, ma anche di vocazione del territorio”, si legge nella petizione. Il Park Hotel è l’unica struttura alberghiera storica della regione e si trova in un’area turistica di pregio.
L’utilizzo dell’edificio per fini diversi dal turismo viene giudicato inappropriato, soprattutto considerando il suo stato di abbandono da anni, che lo rende inadatto a un’accoglienza immediata.
I firmatari ricordano che in passato Rovio ha già accolto famiglie di rifugiati presso privati, senza però dover trasformarsi in un centro di smistamento per l’asilo. La petizione accusa il Cantone di aver preso una decisione senza coinvolgere adeguatamente la popolazione locale e chiede un passo indietro: “Questa scelta è un colpo di grazia agli sforzi di Val Mara per sviluppare un turismo di nicchia nella regione del Basso Ceresio”.
Redazione
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