Da anni, la Lega dei Ticinesi e il Movimento Giovani Leghisti richiama l’attenzione su una dinamica critica che riguarda il nostro sistema sanitario: il crescente carico a cui è sottoposto, anche in conseguenza di un utilizzo inadeguato e abusato da parte di una parte della popolazione migrante.
Attraverso gli interventi di Lorenzo Quadri e di altri rappresentanti del movimento, il tema è stato portato più volte all’attenzione del Parlamento federale tramite atti parlamentari, mozioni, interpellanze e comunicazioni ufficiali.
L’obiettivo della Lega è sempre stato chiaro: Promuovere un sistema sanitario più equo, sostenibile e rispettoso nei confronti di chi contribuisce effettivamente, in termini fiscali e assicurativi, al suo finanziamento. La preoccupazione nasce dal fatto che i contribuenti svizzeri, in particolare nel Canton Ticino, sono chiamati a sostenere premi sempre più onerosi, mentre taluni soggetti, non sempre in condizioni di reale necessità, accedono a prestazioni mediche senza una partecipazione adeguata ai costi del sistema.
Per lungo tempo, tali segnalazioni sono state ignorate o svalutate da una parte del mondo politico, venendo etichettate come populiste o ideologicamente motivate.
Tuttavia, la recente mozione presentata dalla consigliera nazionale vodese (PLR) Jacqueline de Quattro, approvata dal Parlamento e sostenuta dal Consiglio federale, conferma che le criticità da noi segnalate a suo tempo negli anni non solo sono fondate ma hanno portato alla luce l'ennesimo caso di sette georgiani, che potrebbero costare 300mila franchi l'uno alla collettività.
Tutti e sette avrebbero presentato la domanda d’asilo con il solo obiettivo di ricevere tale trattamento medico senza che queste persone rimborsino 1 solo franco di prestazioni. In pratica questo modo di agire si ripercuote negativamente su tutti noi.
Oggi queste problematiche vengono finalmente riconosciute anche dai partiti storici.
Accogliamo con favore il fatto che si stia aprendo un dibattito serio e costruttivo su un tema che la Lega dei Ticinesi ha posto con coerenza da anni.
Tuttavia, non possiamo non rilevare con rammarico che solo ora, grazie all’intervento di un partito tradizionale, l’argomento venga considerato legittimo e meritevole di attenzione.
Riteniamo fondamentale che la politica federale adotti un approccio equo nell’ascolto delle proposte, indipendentemente dal colore politico di chi le avanza.
Il rispetto delle istituzioni passa anche attraverso il riconoscimento del contributo di tutte le forze rappresentative, comprese quelle che operano al di fuori dei grandi blocchi partitici.
Il Movimento Giovani Leghisti continuerà a lavorare per un sistema sanitario che tuteli i diritti di chi contribuisce, garantendo trasparenza, rigore e sostenibilità.
Movimento Giovani Leghisti