Ticino, 12 marzo 2025

"Asilanti a Rovio, da parte del DSS un comportamento inaccettabile"

La notizia che una quarantina di richiedenti l'asilo saranno collocati nel Park Hotel di Rovio ha provocato una dura reazione da parte della Lega dei Ticinesi, che parla di un "comportamento inaccettabile" da parte del Dipartimento della Socialità.

In un'interpellanza del Gruppo in Granconsiglio, firmata Boris Bignasca, si denuncia la pratica utilizzata per il collocamento dei rifugiati in diverse località del Cantone, ossia di "decisioni imposte dall'alto (...) senza un adeguato coinvolgimento della popolazione residente, così come dei partner istituzionali".

Secondo Bignasca "tale modus operandi è inaccettabile e dimostra una totale mancanza di rispetto verso gli enti locali e i cittadini, che si trovano di fronte a fatti compiuti senza possibilità di esprimere le proprie preoccupazioni o di partecipare a una pianificazione razionale delle soluzioni".



Vengono quindi elecanti alcuni degli “effetti collaterali” di questa "gestione opaca": impatto nefasto sulle strutture scolastiche locali "che devono gestire improvvisamente nuove iscrizioni senza risorse aggiuntive né una chiara strategia di integrazione", uno "sparpagliamento inefficiente" con maggiori spese di gestione e infine un "arricchimento del parastato a spese dei contribuenti" con la gestione affidata "ad altri enti che si auto-definiscono 'non profit' ma che, nei fatti, ricevono ingenti somme pubbliche per i loro servizi".

In seguito vengono sottoposte una serie di domande al Consiglio di Stato:

1. Per quale motivo il DSS non informa preventivamente i Comuni, partner istituzionali e la popolazione locale prima di aprire nuovi centri per richiedenti l'asilo?

2. Quali misure vengono adottate per garantire che l'impatto sui servizi scolastici e pubblici sia gestito in modo adeguato e non comprometta la qualità dell'offerta per i residenti?

3. Perché il DSS continua a privilegiare una strategia di dispersione dei richiedenti l'asilo in più strutture, invece di concentrarli in centri più strutturati che permetterebbero un risparmio sui costi di gestione?

4. A quanto ammontano i fondi destinati alla Croce Rossa per la gestione di questi centri? Quali controlli vengono effettuati per garantire che tali risorse siano utilizzate in modo efficiente e non si traducano in un ulteriore appesantimento del parastato?

5. Il DSS ha considerato alternative di gestione che permettano di ridurre il peso finanziario sui contribuenti e garantire un'accoglienza più razionale ed economicamente sostenibile?


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