Nell'interrogazione Quadri fa riferimento in particolare a un interpellanza del granconsigliere Stefano Tonini, “relativo alle situazioni problematiche causate da alcuni richiedenti l’asilo sul territorio ticinese, e in particolare a Chiasso”.
“Nell’atto parlamentare”, scrive Quadri, “si fa riferimento a numerose liti per le vie cittadine a seguito di abuso di alcool, risse, turbamento della quiete pubblica e comportamenti totalmente irrispettosi del suolo pubblico urinando anche lungo le principali strade e piazze della città, come pure si menzionano episodi di autolesionismo, senza dimenticare taccheggi e furti vari perpetrati nelle attività commerciali nonché intimidazioni commesse in gruppo ai danni di cittadini che vengono poi derubati dei loro averi”.
Secondo il parlamentare leghista “tutti questi reati, vengono spesso commessi più volte dalle stesse persone, che restano pressoché sempre impunite. Ultimo in ordine di tempo, oltre ad essere il fatto balzato maggiormente agli onori della cronaca vista la sua spettacolarità, è il furto di un veicolo ad opera di un richiedente l’asilo che ha innescato un successivo inseguimento con la Polizia, mettendo in pericolo la vita dei cittadini come pure quella degli agenti intervenuti”.
Per questo Quadri chiede alla Confederazione se non intende adottare sanzioni più severe e a quali condizioni la domanda di un richiedente l'asilo che si rende protagonista di comportamenti scorretti o illegali viene negata.
Di seguito il testo integrale dell'interrogazione di Lorenzo Quadri:
Interpellanza al Consiglio federale
Inasprire le regole per richiedenti l’asilo che commettono reati e/o si comportano in modo inaccettabile
Recentemente il Deputato al Gran consiglio del Canton Ticino Stefano Tonini ha trasmesso un’interrogazione al Consiglio di Stato ticinese relativo alle situazioni problematiche causate da alcuni richiedenti l’asilo sul territorio ticinese, e in particolare a Chiasso.
Tutti questi reati, vengono spesso commessi più volte dalle stesse persone, che restano pressoché sempre impunite. Ultimo in ordine di tempo, oltre ad essere il fatto balzato maggiormente agli onori della cronaca vista la sua spettacolarità, è il furto di un veicolo ad opera di un richiedente l’asilo che ha innescato un successivo inseguimento con la Polizia, mettendo in pericolo la vita dei cittadini come pure quella degli agenti intervenuti.
Ritenuta la grave situazione denunciata e l’assenza di misure coercitive che potrebbero rieducare o avere un effetto deterrente a questi comportamenti intollerabili, chiedo al Consiglio federale:
1. Quando un richiedente l’asilo adotta un comportamento irrispettoso come quello sopra descritto o addirittura commette dei reati, quali provvedimenti vengono presi?
2. La Confederazione intende adottare regolamenti o sanzioni più severe all’interno dei propri Centri federali per richiedenti l’asilo nei confronti di coloro che, come nei casi sopra descritti, commettono reati e/o si comportano in modo inaccettabile (p.es. divieto di uscita temporanei, o altre misure simili)?
3. Nel caso di una richiesta d’asilo pendente, a fronte di questi comportamenti la stessa può essere negata? Se no, quali sono le condizioni o i reati che comportano un diniego della richiesta?
4. Negli ultimi anni quante sono state le richieste d’asilo respinte di richiedenti l’asilo che hanno commesso dei reati in territorio elvetico? A quale quota corrisponde sul totale delle richieste d’asilo negate?
Lorenzo Quadri
Consigliere nazionale
Lega dei Ticinesi