Il cioccolato e il formaggio sono specialità della Svizzera, rinomate a livello mondiale. Localmente, tuttavia, gli svizzeri prediligono sempre più marchi stranieri. Da una parte è la conseguenza dell'offerta dei negozi. Nei supermercati Lidl, per esempio, a parte qualche tavoletta Cailler o qualche barretta Ragusa o Ovaltine, l'offerta è dominata da marchi stranieri. Ma ciò non è un caso: i clienti sono sempre più attenti al prezzo e quindi optano sempre più per i marchi stranieri. Questa tendenza, anzi, si è accentuata.
Mentre nel 2000 solo una tavoletta di cioccolato su cinque venduta in Svizzera proveniva dall'estero, ora il cioccolato importato rappresenta quasi il 40% degli acquisti, riporta l'"Aargauer Zeitung". Il gruppo Chocosuisse attribuisce questo cambiamento all'arrivo dei supermercati discount stranieri che offrono prodotti importati a prezzi bassi, all'invasione di marchi internazionali sul mercato svizzero e alle piattaforme online che facilitano l'accesso a prodotti stranieri spesso più economici.
La situazione è simile per il formaggio. Dalla liberalizzazione del mercato, la quota di mercato del formaggio svizzero si è fortemente ridotta. Mentre nel 2007 si attestava ancora al 76,7%, nel 2021 era sceso solo a circa due terzi. Questo calo è dovuto in gran parte alle importazioni di prodotti freschi come quark, mozzarella e ricotta. Questi alimenti hanno guadagnato popolarità grazie alla tendenza "ad alto contenuto proteico".
Nel 2023, per la prima volta la Svizzera ha importato più formaggio di quanto ne abbia esportato. Questa tendenza si è leggermente invertita lo scorso anno. Tuttavia, a causa del franco svizzero forte e dei dazi statunitensi, la situazione sul fronte delle esportazioni rimane complicata.
Il vino svizzero, nel frattempo, è ancora più colpito. Lo scorso anno, il consumo totale di vino è diminuito dell'8% e i produttori di vino nazionali hanno addirittura registrato un calo del 16%.
In tutte e tre le categorie, gli esperti del settore sono convinti che in futuro i produttori svizzeri dovranno offrire alternative per far fronte alla concorrenza estera. L'azienda lattiero-casearia Emmi, ad esempio, offre mozzarella svizzera. Resta da vedere quali idee inventeranno cioccolatieri e produttori di vino se vogliono mantenere, o migliorare, le loro fette di mercato.