RSI - Il consigliere nazinale leghista accusa l’emittente di Comano di essersi trasformata in una macchina di propaganda unilaterale sulla guerra a Gaza, tra “interviste in ginocchio” e “santificazioni” dei partecipanti alla Flotilla pro-Palestina. «Guarda caso – sottolinea – due di loro sono ex dipendenti RSI e un terzo è ancora collaboratore. Altro che equilibrio giornalistico: è autopromozione travestita da umanitarismo».
Quadri cita anche il Blick, che ha definito la Flotilla “un’operazione mediatica e politica radicalmente pro-palestinese e cieca di fronte al contesto”. Per il deputato, l’emittente pubblica “ha superato ogni limite di decenza e imparzialità”. Nel mirino anche le manifestazioni non autorizzate pro-Palestina a Lugano e Berna: «A troppi di questi attivisti non interessa Gaza, vogliono solo fare casotto. E noi paghiamo pure la sicurezza».
Quadri annuncia infine un atto parlamentare per chiedere che i costi del rimpatrio dei 19 “flottiglianti” siano rimborsati: «Il contribuente non deve finanziare le vacanze di militanti». E ricorda che la votazione sull’iniziativa “200 franchi bastano” si avvicina: «Il popolo potrà finalmente presentare il conto a TeleradioPalestina».