TORINO (Italia) – Il telefonino ormai fa parte della nostra vita. Ognuno di noi ne ha almeno 1 e lo porta sempre con sé. C’è chi lo usa per lavorare, chi per parlare e chattare, chi per giocare, chi per essere presente sui social. Ma lo smartphone ha ormai creato in noi una certa dipendenza che a volte sfocia in crisi di panico e di astinenza quando ne veniamo privati, come è accaduto a un 15enne portato in stato di agitazione psicomotoria severe al pronto soccorso, dopo che i genitori gli avevano tolto il cellulare.
Il giovane sarebbe andato in escandescenza dopo che i genitori, esasperati dall’uso continuo del telefono, avevano deciso di toglierglielo. “Un gesto che ha scatenato in lui una reazione, di fatto, omologa a quella di ogni tossicodipendente in carenza”, ha spiegato il professor Gianluca Rosso, medico chirurgo, psichiatra e docente di psichiatria, che era di guardia all’ospedale al momento dell’arrivo del ragazzo in accettazione.
Il ragazzo, superata la crisi, è stato poi rimandato a casa.