Magazine, 02 novembre 2023

“Lavoro dalle 9 alle 17. Non ho più vita”. Lo sfogo di una 21enne scatena il dibattito social

“Benvenuta nel mondo degli adulti”. “L’intero sistema è progettato per esaurirti in modo che tu non combatta per cambiarlo”. Sono alcuni dei commenti degli utenti americani

COLUMBIA (USA) – Una ragazza 21enne della Carolina del Sud, ha pubblicato su TikTok un video in cui racconta – in lacrime – dei problemi legati al suo nuovo lavoro. Brielle Asero, questo il nome della ragazza, si è trasferita in New Jersey, facendo la pendolare verso Manhattan, lavorando dalle 9 alle 17 (orario a cui va aggiunto un tragitto di 1h10’ alla mattina e di 1h15’ alla sera). La giovane si è sfogata dicendo di “non avere tempo per fare nulla, nemmeno per cucinarmi la cena o le energie per fare sport”. “Sono così triste. Ho paura di non avere tempo per vivere”, ha aggiunto nel video che è diventato virale e ha scatenato le polemiche sui social. 

 
 
“E gli infermieri che lavorano 7/7 con turni di 12 ore?”. “Benvenuta nel mondo degli adulti”. Sono stati alcuni dei commenti negativi ricevuti. “100000% sì sì sì. L’intero sistema è progettato per esaurirti in modo che tu non combatta per cambiarlo. Non ti lascia nemmeno il tempo per pensare”. “La settimana lavorativa da 40 ore è antiquata ormai, fai bene a sentirti così”, scrivono altri internauti che la supportano.
 

La 21enne, laureata in marketing all’Università della Carolina del Sud, dopo le polemiche ha rilasciato un’intervista a ‘Rolling Stone’. “Non mi aspettavo che il video provocasse tale reazione. Stavo solo cercando di aprire un dibattito sul tema e di essere rispettosa verso le persone che lavorano anche più ore delle me”, ha commentato. “Ma gli hater hanno trovato i miei social media personali e li hanno inondati di commenti orribili. Alcuni siti di news hanno ripreso il mio video e dipinto di laureati come pigri, il che è tutt’altro che vero. La generazione Z lavora tanto quanto le persone che ci hanno preceduto, con salari più bassi e costi della vita più elevati”, ha concluso la Asero.

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