Opinioni, 29 settembre 2023

Katia Fabris: Ticinesi ostaggi delle casse malati

Per l’ennesimo anno il Ticino è uno dei cantoni più colpiti dall’aumento dei premi di cassa malati. 10,5% di aumento per il 2024 rispetto alla media dell’8,7%: decisioni scellerate che graveranno in maniera ancora più importante, e preoccupante, sulle economie domestiche ticinesi.
 
Un problema serio che va assolutamente affrontato e risolto in tempi brevi, perché la gente è sempre più sotto pressione e la politica ha il dovere di rimediare agli errori del passato, come l’incapacità del DSS, gestito ai tempi da Paolo Beltraminelli, nell’ottenere le compensazioni per i premi pagati in eccesso nell’ormai lontano 2013.

 
Questo aggrava di più la situazione di molti ticinesi, che stanno diventando veri e propri ostaggi delle casse malati. Basti pensare a quando una persona ha bisogno di un esame particolare e, prima di poterlo eseguire deve attendere l’Ok della cassa malati. Esattamente come le persone affette da un tumore o con una malattia rara che, malgrado le prescrizioni dei loro medici, prima di poter eseguire delle cure di vitale importanza devono anch’essi attendere il benestare delle casse malati.
 
Questi tempi di attesa sono a volte lunghi, a volte le cure vengono negate e si deve perdere ulteriore tempo in discussioni o dispute per poterle ottenere. Gli ammalati non hanno sempre questo tempo, quando si è ammalati ogni minuto è importante, è veramente vergognoso che, malgrado tutto quello che si paga, le casse malati giochino e speculino con le vite delle persone.
 
Questo avviene anche per casi meno gravi ma altrettanto importanti: le cure a domicilio e di mantenimento degli anziani. Non è normale che, in Svizzera, nel 2023, un anziano che necessita per esempio di fisioterapia per mantenere il suo stato di salute stabile, debba elemosinare con le casse malati questi servizi.  Da una parte si parla di mantener gli anziani a domicilio, di tenerli in movimento per il loro benessere e migliorare lo stile di vita ma poi vengono negate le cure?
 
Non è accettabile!
 
Negli anni passati molti politici, su tutti il Consigliere Federale Ignazio Cassis, ha contrastato la cassa malati unica spiegando che la presenza di diverse casse malati  dovrebbe incentivare la concorrenza e dare la possibilità agli assicurati di cambiare cassa per risparmiare. Ma invece non è così: se si ha la sfortuna di essere anziani o ammalati, tutto questo viene negato o reso davvero complicato, si resta quindi legati alla cassa malati che si ha senza possibilità alcuna di cambiamento. Si resta ostaggi del sistema.
 
Sono la mamma di un ragazzo affetto da una malattia cronica, ho parenti anziani, gli esempi fatti non sono solo per sentito dire ma, esperienze realmente vissute e, vi posso garantire, che sono situazioni frustranti ed umilianti.
 
Bisogna smetterla di speculare sulla pelle della gente, abbiamo una dignità che va rispettata.

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