Il Municipio di Chiasso dovrebbe bloccare la distribuzione dell'agenda scolastica nelle scuole del comune. È quanto chiedono i consiglieri comunali leghisti di Chiasso Stefano Tonini, Selma Caselli-Verga, Elena Galantino e Renato Banditelli, in un’interrogazione inoltrata al Municipio cittadino. La Lega dei Ticinesi aveva già deplorato in un suo comunicato (vedi articoli correlati) la scelta del DECS di inserire nell’agenda scolastica contenuti ritenuti “messaggi ideologici di propaganda gender, che promuovono concetti quali la “fluidità” ed il “terzo sesso”, di fatto “incoraggiando gli scolari a un orientamento sessuale non binario”.
Il partito reputa che il Dipartimento a conduzione PS “tenti ancora una volta di approfittare della scuola pubblica per diffondere i messaggi che piacciano all’area politica di riferimento, calpestando il diritto delle famiglie di scegliere tempi e modalità con cui affrontare con i figli temi delicati quali l’orientamento sessuale e l’identità di genere”. Oltre a citare il comunicato della Lega, Tonini e cofirmatari hanno ripreso anche l'opinione di uno psicologo, Ciro Barberio, che a sua volta reputa problematico distribuire tale contenuti a bambini così piccoli.