Magazine, 17 dicembre 2021

«Merry Christmas»: all’asta il primo sms della storia. Il ricavato per i rifugiati

Ormai tutti, o quasi, usiamo Whatsapp o altre app di messaggistica, che sono veloci, intuitive, carine e soprattutto gratuite. Ma i più “anziani” si ricorderanno sicuramente che tra gli anni 90 e per il primo decennio del 2000, queste applicazioni non esistevano e per comunicare si usavano principalmente gli squilli sul cellulare o gli sms: per chi aveva l’abbonamento più fornito erano illimitati, altrimenti nella bolletta mensile ve ne erano compresi un determinato numero. Superata quello soglia si pagava… e neanche poco.
 
 
Certo per i teenager tutto questo potrebbe assomigliare a un qualcosa che riguarda il Paleolitico, ma fidatevi… era esattamente così. E a proposito di sms, il primo della storia va all’asta come Nft, ovvero come un certificato digitale. Fu trasmesso da Vodafone il 3 dicembre 1992, attraverso la rete dell’azienda, e fu ricevuto da Richard Javis, dipendente della compagnia, durante una festa di Natale. Conteneva
solo 14 lettere: “Merry Christmas”.
 
 
A venderlo all’asta è l’agenzia francese Aguttes e l’acquirente potrà pagare la somma tramite Ethereum, una delle criptovalute più in voga, insieme ai Bitcoin. L’asta si terrà il 21 dicembre e Vodafone devolverà il ricavato all’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.
 
 
“Il primo libro stampato, la prima telefonata, la prima email: tutte queste invenzioni hanno cambiato la nostra vita e la nostra comunicazione nel mondo. Questo primo sms ricevuto nel 1992 è una testimonianza storica del progresso umano e tecnologico. Ha trasmesso un messaggio di gioia, Buon Natale”, ha detto Maximilien Aguttes, responsabile della casa d’aste transalpina.
 
 
Il certificato Nft, ovvero un token, garantirà la titolarità di una replica unica e dettagliata del primo sms trasmesso.

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