Ticino, 30 aprile 2021
Il Consiglio di Stato: "Gli annunci per soli frontalieri non sono contrari alle norme"
Il Consiglio di Stato ritiene che gli annunci di lavoro rivolti ai soli frontalieri “non possono che essere criticati". Tuttavia, “non essendo contrari al diritto, non possono essere sanzionati”.
Le aziende con sede in Ticino potranno quindi continuare a cercare la loro manodopera esclusivamente oltreconfine. Come è stato il caso in febbraio di un’azienda del Mendrisiotto, il cui annuncio di lavoro aveva dato adito a un’interrogazione dei granconsiglieri Stefano Tonini e Massimiliano Robbiani.
“Sono situazioni che non abbiamo mai tollerato e che non possiamo più tollerare – scrivevano i due deputati della Lega -, in particolare poiché aziende come queste non generano alcun valore aggiunto per il tessuto socio-economico ticinese

e, anche qualora forniscono entrate fiscali, queste verrebbero poi comunque utilizzare per sostenere i cittadini privi di un'occupazione”.
Ma il Consiglio di Stato stronca tutte le speranze. “Non vi è alcuna base legale – sostiene il governo nella risposta all’interrogazione – che permetta di sanzionare le imprese che assumono prevalentemente o esclusivamente lavoratori frontalieri né che permetta di limitare tale pratica”.
“Gli stessi comportamenti – scrive ancora il Consiglio di Stato – non sono di per sé lesivi né di accordi internazionali stipulati dalla Svizzera e neppure di normative di diritto interno, salvo nei casi in cui viene violato l’obbligo di annunciare i posti vacanti”.