Ticino, 11 febbraio 2021
Il figlio soffre di insonnia, allora tutta la famiglia può restare in Ticino
Dopo vari tentativi, l’avvocato Immacolata Iglio Rezzonico è riuscita a far annullare il rinvio in Grecia di una famiglia di afgani, composta da padre, madre e figlio undicenne.
La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) cercava da tempo di rinviarli in Grecia, dove per altro godono dello statuto di rifugiato. Ma l’avvocato Iglio Rezzonico si è opposto e, al terzo tentativo, il Tribunale amministrativo federale (TAF) le ha dato ragione.
Il figlio soffre infatti di insonnia e di uno stato depressivo di media gravità, come si legge nella sentenza del TAF. “La psicologa – scrivono i giudici - ritiene a sua volta che un allontanamento verso la Grecia possa causare una recrudescenza della patologia condizionando in modo sensibile il suo sviluppo”.
Tanto basta per annullare un allontanamento che era già stato deciso nel giugno 2019, dopo che la Grecia aveva accettato la richiesta di riammissione della famiglia.
Allora essi avevano presentato ricorso al TAF, che però nel luglio 2019 l’aveva respinto confermando il rinvio in Grecia.
L’avvocato Iglio Rezzonico aveva però chiesto di riaprire la domanda d’asilo della famiglia, alla luce “dei problemi di salute di cui soffrirebbe il figlio”. Essa aveva allegato un certificato medico di uno psichiatra secondo cui il bambino era affetto da “un disturbo da stress post-traumatico nonché da disturbi dell’adattamento

con reazione mista di rabbia e depressione”. A detta dello psichiatra, un rinvio in Grecia avrebbe presentato “un alto rischio di acutizzazione delle problematiche”.
Nel novembre 2019 la SEM ha respinto le argomentazioni dell’avvocato Iglio Rezzonico, sostenendo che i problemi medici del figlio non fossero di una gravità tale da impedire un ritorno in Grecia. Del resto il bambino non stava seguendo alcuna terapia e anche se se ne fosse resa necessaria una, avrebbe potuto seguirla in Grecia.
L’avvocato Iglio Rezzonico ha quindi ricorso anche contro la decisione su riesame, chiedendo l’annullamento del rinvio della famiglia.
Il TAF ha quindi chiesto dei nuovi accertamenti sullo stato di salute del figlio. Uno psichiatra ha risposto che “oltre alla psicoterapia egli necessiterebbe di una situazione di stabilità, circostanze che la Svizzera e la scuola che frequenta al momento sarebbero in grado di offrirgli”.
Così i giudici hanno riconosciuto che “nel breve periodo passato in Svizzera il minore ha potuto beneficiare di una situazione di maggior stabilità che ha contribuito ad attenuare quantomeno per un certo tempo le problematiche in presenza come segnalato negli atti medici”.
Quanto basta per consentire all’intera famiglia di restare in Ticino. Il ricorso è quindi stato accolto e il respingimento verso la Grecia annullato.