Ticino, 08 ottobre 2020

"Meno paletti nella ristorazione, come nei Grigioni", lanciata una petizione per abolire la patente di esercente

Abolire il certificato di gerenza nella ristorazione per risparmiare tempo e costi e parificare quindi la situazione ticinese a quella del canton Grigioni. È quanto chiede una petizione intitolata "Il Ticino come i Grigioni" lanciata da tre esercenti e indirizzata al Gran Consiglio, la cui Commissione costituzione e leggi esaminando la revisione della Legge sulla ristorazione e gli esercizi alberghieri.  

La proposta contenuta nella petizione ricalca una proposta analoga del deputato leghista Andrea Censi, il quale l'aveva sottoposta alla commissione sopramenzionata lo scorso giugno.

Lo scopo, come detto, è quello di risparmiare soldi e tempo come spiega il primo firmatario Gianni Moríci, gerente dell'ormai ex Peter Pan di Bellinzona e titolare di altri locali. “Vorremmo abolire il certificato di gerenza – spiega Morici alla RSI – perché non è più una garanzia di qualità e perché secondo noi è una cosa ormai retrò e vecchia”.  

E alla domanda se non c'è un rischio per la qualità e i controlli Morici risponde che comunque il certificato non è più una garanzia come una volta. “La persona che apre un esercizio pubblico dev’essere comunque garante e solvibile – risponde Morici - Non fare il corso non vuol dire che ognuno può fare quello che vuole.
Noi vorremmo solo abolire i tre mesi di scuola che secondo noi non è più una garanzia di qualità e comunque penalizza i nostri esercenti”. E perché li penalizzerebbe? “Perché comunque comporta delle perdite di guadagno, dei costi in più e anche una perdita di tempo. La persona non potrà infatti lavorare tre o quattro mesi”, afferma Morici.

L'associazione di categoria, GastroTicino, si era già opposta all'allora proposta di Censi di abolire la patente. “In generale noi siamo fautori della formazione di base e della formazione continua - dichiara il presidente Massimo Suter, sempre alla RSI – perché solo così si può garantire qualità e serietà in tutte le professioni”. Gianni Morici non ci sta: “La qualità la si acquisisce lavorando e non di certo con tre mesi di scuola”, replica. “Questo mestiere lo faccio da 28 anni e ho fatto la scuola esercenti, ma posso garantire che la miglior teoria è la pratica”.

Massimo Suter si dichiara sorpreso dalla petizione e ribadisce la sua contrarietà al fatto che vada in porto “perché parte dall’interno del nostro gruppo. Prima dovremo capire quali sono i motivi che hanno portato a questa petizione e poi ci chineremo su eventuali risposte da dare per far sì che questa petizione non abbia successo”.

Guarda anche 

Dissimulazione del volto: un divieto da far rispettare

Lodevole Municipio di Lugano, nelle scorse settimane diverse persone mi hanno segnalato, anche con l’invio di foto, che a Lugano non è raro vedere delle d...
25.05.2025
Ticino

Nuovo Papa: petizione allo Spirito Santo

Caro Spirito Santo, in questi giorni Tu sarai impegnato al Conclave per guidare la scelta dei cardinali sulla nomina del nuovo Papa. Mi rivolgo dunque a Te per sostenere ...
06.05.2025
Opinioni

La petizione, un diritto di tutti

Tutti sanno che in Svizzera è possibile presentare delle petizioni alle autorità comunali, cantonali o federali. Ma pochi conoscono bene le regole che disci...
27.04.2025
Opinioni

Petizione contro i migranti a Rovio, consegnate 640 firme

Il gruppo di cittadini di Val Mara che in occasione della serata pubblica del 18 marzo 2025 ha lanciato la petizione per opporsi al collocamento di asilanti in un hotel d...
16.04.2025
Ticino

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto