Svizzera, 06 ottobre 2020

Riesce a ottenere 50'000 franchi di crediti coronavirus senza presentare alcun documento

Si sono moltiplicati, negli scorsi mesi, i casi di truffa dei crediti erogati dalla Confederazione alle aziende per far fronte alla crisi del Coronavirus. Secondo Berna sono stati concessi oltre 136'000 crediti per un valore complessivo di 16,9 miliardi di franchi. Per ottenerli bastava un semplice modulo da compilare per ottenere fino a 500'000 franchi dalla propria banca, senza che quest'ultima dovesse fare alcun controllo sul richiedente in quanto la somma veniva garantita dalla Confederazione.


Di conseguenza, i casi di frode sono aumentati notevolmente da giugno e i giornali in lingua tedesca del Gruppo Tamedia hanno riferito lunedì che un truffatore è riuscito ad ottenere 50'000 franchi in meno di 20 minuti senza mostrare alcun documento.


Tuttavia, l'uomo, di 23 anni e che di nome fa Vasily, non è un truffatore alle prime armi ed è ben noto al sistema giudiziario svizzero, con una lunga fedina penale. Ha persino scontato una pena in prigione. La sua specialità? Comprare un'azienda, vendere i suoi beni e poi metterla in bancarotta. Per l'occasione, sentendo quanto fosse facile ottenere denaro dalla Confederazione, si è messo in moto "per il divertimento", racconta.
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Così in aprile compila un modulo per una delle sue "aziende" fantasma. Egli dichiara un fatturato inesistente di 500'000 franchi. Spiega anche molto vagamente le attività della sua azienda, specializzata in servizi informatici. "Nel giro di 20 minuti la mia banca, PostFinance, mi ha pagato 50'000 franchi sotto forma di linee di credito", dice. "Così, senza dover presentare un estratto del registro fallimentare, né per la mia azienda né per me", sottolinea il giovane, ancora incredulo.

Così, fedele al suo metodo, non appena ha ricevuto i soldi, Vasily ha messo la sua azienda in bancarotta. Il tribunale competente gli ha allora chiesto dove fossero finiti i 50'000 franchi e il truffatore ha semplicemente spiegato che doveva pagare i suoi creditori, senza fornire alcun tipo di giustificativo.

Secondo la giustizia, il caso di Vasily è una classica frode dei crediti Covid-19. Secondo le ultime statistiche riportate dai media, sono già stati segnalati almeno 534 casi, e si tratta solo dei casi conosciuti dai media e di quelli scoperti dalle autorità. Si stima che l'importo dei danni subiti superi i 20 milioni di franchi.

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