Svizzera, 09 giugno 2020
Condannato a 9 anni di carcere per aver ucciso un migrante ubriaco e molesto in un bar
La giustizia lucernese ha condannato un 39enne serbo a nove anni di carcere per omicidio. Nel novembre 2017, aveva accoltellato a morte un eritreo di 34 anni in una rissa in un bar. Dopo il carcere, l'uomo sarà inoltre espulso dal territorio svizzero per 12 anni.
Il tribunale penale di Lucerna ha quindi seguito in gran parte la richiesta del Ministero pubblico. L'accusa, tuttavia, chiedeva una condanna a 11 anni di carcere. Tra le accuse, i giudici hanno anche ritenuto l'imputato colpevole di reati ai sensi della legge sugli stupefacenti e della legge sulle armi.
L'incidente è avvenuto nel cuore della notte, quando l'uomo stava aiutando il barista con la chiusura del suo stabilimento, a norddi Lucerna. Ubriaco, un cliente eritreo di 34 anni si era rifiutato di lasciare

il locale. Ha quindi dato una spinta al 39enne e lo ha sfidato a darsi a pugni.
Nello scontro che ne è seguito, l'imputato a un certo punto ha tirato fuori un coltello dalla tasca della giacca e lo ha infilato nel collo del 34enne. L'eritreo morì sul posto per un'emorragia, mentre l'uomo condannato fuggì prima di essere arrestato poche ore dopo.
Durante il processo, che si è tenuto lo scorso 25 maggio, l'avvocato difensore ha invocato la legittima difesa e ha chiesto l'assoluzione, invano. Sulla base della testimonianza e dell'analisi del DNA, i giudici non hanno creduto alla versione dell'imputato che sosteneva di essere stato attaccato da diversi africani e di essersi difeso agitando un coltello strappato dalle mani di uno di loro.