Mondo, 02 aprile 2020

Conte proroga il confino degli italiani al 13 aprile, "dopo dovremo imparare a convivere con il virus"

Il premier italiano Giuseppe Conte ha firmato mercoledì sera il decreto che posticipa al 13 aprile le misure di contenimento del coronavirus, inclusa la quarantena. "Se allentassimo le misure gli sforzi sarebbero vani" ha detto Conte agli italiani.

"Mi dispiace personalmente che queste misure cadono a Pasqua, una festa tanto cara a noi italiani", continua il premier italiano in conferenza stampa. "Però poi entreremo nella fase 2, di allentamento graduale, che è la convivenza con il virus. Poi ci sarà la fase 3, l’uscita dell’emergenza, della ricostruzione, del rilancio. Non siamo nelle condizioni di dire che il 14 aprile allenteremo le misure. Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2. Ma in questo momento non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive e alleviare i disagi e risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti".

In seguito Conte fa un bilancio dello stato dell'epidemia in Italia. "L'Italia sta attraversando una fase delicata. Un timido segnale di contenimento c’è, ma non dobbiamo abbassare il livello di guardia, altrimenti gli sforzi saranno stati vani. "Ovviamente, continua Conte, abbiamo disposto la proroga perché siamo nella convinzione che bisogna valutare di volta in volta quando allentare
qualche misura, anche questo va fatto con gradualità sentendo gli esperti e assumendoci la responsabilità politica. Auspichiamo di rientrare quanto prima dalla fase di urgenza. Ci auguriamo di superare questa fase acuta il prima possibile".

Conte risponde poi alle domande dei giornalisti, e quando gli viene chiesto se è stato presa in considerazione una una proroga delle misure di contenimento fino al 3 maggio risponde che è "un’ipotesi non accreditata. In questo momento è presto per parlare. Gli scienziati aggiornano dati ogni giorno, fino al 20 aprile ci saranno elaborazioni. Dire oggi primi di maggio o fine di aprile non ha senso. Gli italiani devono sapere che il regime di restrizioni è necessario, nel momento in cui vedremo possibilità di allentare questa morsa, saremo i primi a voler ripartire" afferma il premier italiano.

"Prima di assumere una prospettiva di allentamento", spiega Conte, "bisogna avere una base scientifica di valutazione e poi potremo lavorare su questa prospettiva. Il governo si sta già muovendo. È evidente" – continua  - "che nel momento in cui avremo una finestra positiva, inizieremo l’allentamento delle misure, gestiremo una fase diversa fino a una ripresa vera e propria".  

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