Ticino, 19 marzo 2020
"Si aiutino le piccole imprese e i lavoratori in difficoltà"
Aiuti mirati a piccole e medie imprese e ai lavoratori messi in difficoltà dalla situazione attuale. Lo chiede l’Organizzazione per il lavoro in Ticino (TiSin), la quale afferma che “dal profilo economico e sociale le vere vittime del coronavirus rischiano di essere i lavoratori e le lavoratrici dei settori più deboli, le piccole imprese e gli artigiani, i fornitori indipendenti di prestazioni e servizi, le persone assoggettate a contratti precari a ore e su chiamata o con contratti i cui salari sono stabiliti a provvigione, sulla base di obiettivi prefissati prima degli eventi disastrosi conseguenti al coronavirus”.
Per questo l'organizzazione chiede che le autorità si adoperino “affinché gli artigiani, le piccole e medie imprese, così come tutto il settore del piccolo commercio, alberghiero e della ristorazione siano sostenuti economicamente fintanto che l’economia di mercato non
riprenda il suo corso a livello cantonale, nazionale e internazionale.”
Inoltre, TiSin chiede alle autorità “che si faccia carico, emanando disposizioni mirate, di quella fascia di lavoratori e lavoratrici che sono assoggettati a contratti di lavoro precari, esageratamente iniqui dal profilo sociale a salariale, quindi a rischio di scivolare in uno stato di assistenza e di povertà”.
Infine, e più in generale, l'organizzazione auspica che il governo ticinese sviluppi una politica economica più attenta al territorio ticinese “sensibilizzando anche i responsabili delle grandi e medie imprese, soprattutto quelle che usufruiscono di agevolazioni (dirette o indirette) pubbliche, affinché si assumano le dovute responsabilità sociali sviluppando politiche imprenditoriali più consone al territorio, all’economia e al tessuto lavorativo cantonale”.