Ticino, 08 marzo 2020

Ecco la conferma: i frontalieri possono venire in Ticino

L’Italia ha confermato alla Svizzera che la frontiera tra i due Paesi resta aperta per i lavoratori frontalieri.

L’informazione è stata data dal ministro degli affari esteri italiano Luigi Di Maio al suo omologo, il consigliere federale Ignazio Cassis, durante un colloquio telefonico. Il ministro degli affari esteri italiano ha confermato la notizia nel pomeriggio in un comunicato stampa. Il consigliere federale Alain Berset ha fatto il punto della situazione nelle ultime ore con il presidente del Governo ticinese, Christian Vitta, al fine di chiarire le implicazioni dello sviluppo dell'epidemia in Italia per il Cantone Ticino e per la Svizzera.

Tutti i lavoratori possono continuare a spostarsi per esercitare la loro attività professionale, sia tra le regioni italiane che tra la Svizzera e l'Italia. La continuità del sistema sanitario ticinese dovrebbe così essere assicurata. I lavoratori frontalieri dovranno tuttavia portare con sé un documento, per es. il permesso G (permesso per stranieri), che attesti la loro attività professionale. I datori di lavoro svizzeri sono invitati espressamente a informare
i loro collaboratori di queste disposizioni. Per tutte le altre attività le autorità italiane hanno emanato severe restrizioni. Di conseguenza si chiede agli Svizzeri e ai residenti in Svizzera di non recarsi nelle regioni interessate. La frontiera resta aperta anche per il traffico merci.

Le autorità italiane effettueranno controlli al fine di fare rispettare le decisioni prese dal loro Governo. In particolare, le autorità italiane installeranno un sistema di monitoraggio alle frontiere della zona di sicurezza, compresa la frontiera nord, e questo per verificare che abbiano luogo solo gli spostamenti autorizzati.

Anche la Svizzera installerà un sistema di monitoraggio, le cui modalità di impiego saranno definite nelle prossime ore. Queste misure sono state definite in occasione di colloqui telefonici tra il consigliere federale Ignazio Cassis e il suo omologo italiano.

La buona collaborazione tra le autorità federali svizzere, quelle italiane e quelle del Cantone Ticino hanno permesso di rispondere celermente alle sfide poste dalla rapida avanzata dell'epidemia sul territorio italiano.

Guarda anche 

Cassa pensioni dello Stato: stiamo gettando miliardi in un pozzo senza fondo

L’allora direttore del DFE Dick Marty negli anni Novanta definì la Cassa pensioni dello Stato (IPCT) “la Rolls Royce delle casse pensioni”. E per...
17.05.2024
Ticino

"Sindacati dalla parte dei frontalieri, contro i residenti"

La Lega dei Ticinesi, tramite un comunicato stampa, si dice sconcertata per una manifestazione prevista sabato 25 maggio a Como, organizzata tra gli altri anche da sindac...
16.05.2024
Ticino

“Si anticipi la costruzione del nuovo asilo di Lugano”

La realizzazione di un nuovo asilo nido a Lugano deve avvenire al più presto. Ne sono convinti un gruppo di consiglieri comunali della Lega dei Ticinesi (Andrea Sa...
14.05.2024
Ticino

Sanità: i costi s’impennano La qualità, invece, diminuisce

Come ben sappiamo, i premi di cassa malati continuano ad esplodere. Il contribuente del ceto medio paga due volte. Paga i premi per sé e poi, tramite i...
13.05.2024
Ticino

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto