TICINO - «Nel Preventivo cantonale 2026 il Consiglio di Stato propone un aumento lineare del 15% delle stime immobiliari». Così esordisce l’interrogazione presentata dal deputato LEGA Daniele Caverzasio, che definisce l’operazione «presentata come tecnica, ma che tecnica non è affatto».
Secondo Caverzasio, «chi resta nella propria casa non diventa più ricco: non entra un franco in più, non cresce il reddito, non migliora la liquidità». Eppure, osserva, «sulla carta migliaia di ticinesi risulteranno improvvisamente più benestanti, quanto basta per perdere o vedersi ridurre aiuti sociali essenziali, in particolare i sussidi per i premi di cassa malati».
Il deputato sottolinea che «a pagare non saranno i grandi patrimoni, ma anziani, pensionati e famiglie del ceto medio», vale a dire «persone con una casa di proprietà e poche risorse disponibili». In questo modo, avverte, «la casa rischia di passare da sicurezza a penalizzazione».
Con l’atto parlamentare, Caverzasio chiede quindi al Governo «di chiarire le conseguenze sociali di questo aumento puramente contabile» e «di assumersi la responsabilità politica di un meccanismo che, nei fatti, rischia di ridurre la socialità senza dichiararlo apertamente».





