Svizzera, 18 novembre 2019

Cassis difende il suo seggio in Consiglio federale, "discriminato come ticinese"

Sotto pressione a causa della vittoria dei Verdi e il contemporaneo arretramento del suo partito alle elezioni federali, il consigliere federale Ignazio Cassis difende, in un'intervista pubblicata domenica sul "SonntagsBlick" il suo seggio in governo e racconta i suoi due anni in Consiglio federale.

Per Cassis, ad essere preso di mira è lui e non la sua collega di partito Keller-Sutter perchè lui sarebbe una persona che "rimette tutto in discussione", cosa che avrebbe dato fastidio a molti. Inoltre si lamenta talvolta di essere incompreso, anche perchè deve constantemente esprimersi in una lingua che non è quella materna. "Forse, dovendo esprimermi in una lingua straniera non sono sicuro dell'impressione che do rispetto a quando posso parlare in italiano".

Oltre alle difficoltà linguistiche anche il fatto di appartenere alla minoranza
italofona sarebbe uno svantaggio. Quando gli viene chiesto se si sente discriminato come ticinese lui risponde : "Sì, assolutamente. Le minoranze sono simpatiche per i discorsi del 1 agosto. Ma quando si tratta di condividere il potere, non svolgono più alcun ruolo".

Per quanto riguarda l'ambizione dei Verdi a un seggio nel Consiglio federale, il ministro osserva: "Una discussione analoga era stata fatta nel 2007 quando sono stato eletto al Consiglio nazionale, perché anche allora i Verdi avevano ottenuto un numero significativo seggi. Nel 2011, ne hanno poi persi quasi altrettanto".

L'intervista completa a Cassis, in tedesco, è disponibile sul sito del Blick qui.

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