Opinioni, 30 marzo 2019

Ticinesi costretti ad abbandonare il Ticino per trovare lavoro?

Negli scorsi giorni ho inoltrato al Consiglio di Stato un’interrogazione inerente al tema del mercato del lavoro ticinese, in particolar modo a salvaguardia delle categorie degli under 30 e per gli over 50. Questo atto parlamentare ha sollevato un polverone mediatico.

Negli ultimi anni la problematica concernente la disoccupazione giovanile ed il reinserimento professionale per coloro che si stanno avvicinando al fatidico momento del pensionamento sta diventando sempre di più una preoccupazione generale. La politica deve mobilitarsi in maniera efficace e concreta per tali categorie purtroppo però, attualmente, a livello politico non si fa abbastanza per sostenere queste sensibili categorie.

La vicina penisola da parecchi mesi continua a registrare dati catastrofici in merito alla disoccupazione e all’emigrazione verso l’estero di giovani laureati. Anche alle nostre latitudini le cifre inerenti al mercato del lavoro ticinese non sono rosee; basti pensare ai dati in aumento della disoccupazione, soprattutto tra i giovani under 30 e gli over 50 che sono le categorie più penalizzate nel mondo lavorativo e professionale.

L’inserimento nel mercato del lavoro di
queste fasce di popolazione dev’essere l’obbiettivo primario.
Considerato il momento difficile che, inevitabilmente, stanno vivendo i ticinesi e i residenti nel mercato del lavoro è dunque opportuno interrogarsi sulla situazione nel nostro Cantone.

La preoccupazione principale è che vi siano ticinesi che per poter avere un futuro lavorativo (e quindi personale) debbano trasferirsi all’estero oppure oltre San Gottardo e, per paradosso, migliaia di nuove entrate di lavoratori continuano ad essere una realtà sul nostro territorio.
In tal senso tramite quattro domande puntuali chiedo al Governo di fare il punto della situazione e come intende arginare questo, negativissimo, fenomeno.

Nicholas Marioli
Deputato in Gran Consiglio
Lega dei Ticinesi
Candidato 37
Lista 14

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