Opinioni, 22 marzo 2019

Lelia Guscio – Ragazzi di 11 anni con zaini di 12 kg sulle spalle e compiti tutti i giorni?

In un recente articolo apparso sulla stampa ticinese a firma della Capo della Sezione dell’insegnamento medio Tiziana Zaninelli si evince chiaramente che ai nostri ragazzi bisogna dare sempre più compiti e più oneri a casa, in modo che condividano con le proprie famiglie il proprio percorso di studio. Un intento nobile che però non tiene conto di alcuni aspetti importanti.

Oggi tutti conosciamo la realtà delle famiglie in Ticino: divorzi, separazioni, famiglie allargate: queste oltre a badare ai propri figli devono anche lavorare. Lo stesso vale per famiglie con redditi bassi, nelle quali entrambi i coniugi sono costretti a trovare una fonte d’entrata. In un contesto di questo genere credo che pretendere sempre più dai nostri ragazzi ed esigere che la famiglia condivida in maniera così importante il loro percorso di studi sia un obiettivo da dimenticare.

Come se ciò non bastasse, un numero importante di genitori si lamenta del peso eccessivo dello zaino dei figli. In particolare il lunedì - quando i ragazzi riportano tutto il materiale a scuola – ci sono zaini di bambini e bambine di prima media di 11 o 12 anni che arrivano a pesare sopra i 10 chilogrammi, quando è risaputo che uno zaino di un ragazzo di quell’età non dovrebbe superare i 4-5 chilogrammi.

Queste problematiche nascono da precarie situazioni logistiche delle sedi mai risolti, infatti gli allievi sono obbligati
a portare avanti e indietro tutto il materiale, non disponendo di appositi spazi comuni.

La questione della mole di compiti è un fenomeno noto, il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) ne è a conoscenza da anni, eppure non ha mai tentato di porvi rimedio, anzi permette a dei funzionari di uscire a mezzo stampa sostenendo che bisogna assegnare ancora più compiti a casa, perché a scuola non si riesce a far tutto. Così si ottiene un circolo vizioso e malsano e a farne le spese saranno i nostri ragazzi. Sì perché, chi potrà permetterselo assumerà un docente supplementare per seguire i propri figli, chi invece non potrà sostenere tale spesa comincerà ad avere dei figli che – in parte per colpa stessa della scuola – potrebbero finire allo sbando.

Alla luce di tutto si chiede al lodevole Consiglio di Stato quanto segue:

1) Cosa pensano il DECS e il Governo di questa problematica?

2)Ne erano a conoscenza? Quali sono gli studi?

3) Il DECS e il Consiglio di Stato non credono che bisogna porvi rimedio?

4)Quale potrebbe essere la soluzione?

5) Non sarebbe il caso di ridurre la mole di compiti a casa dei nostri ragazzi?

6) Quanti kg dovrebbe pesare uno zaino sulla spalle di ragazze di 11 anni?

Lelia Guscio, Maruska Ortelli, Massimiliano Robbiani

Guarda anche 

Quadri: "La fallita UE sabota le politiche svizzere: miliardi buttati sul traffico merci?"

SVIZZERA - Il trasporto merci su rotaia in Svizzera sembra avviato verso un tracollo annunciato. Nonostante i miliardi spesi dalla Confederazione – oltre 23 solo...
18.07.2025
Opinioni

Criminali stranieri. Gobbi: “La lotta ai pregiudizi non si vince nascondendo la verità”

SVIZZERA - La recente decisione della Commissione giuridica del Consiglio nazionale di respingere l’iniziativa che chiedeva di rendere pubblici età, s...
18.07.2025
Opinioni

Mazzoleni (Lega): «La black list della cassa malati penalizza chi è già fragile»

CASSAMALATI - La “black list” dei morosi della cassa malati torna al centro del dibattito politico. In Ticino, questo sistema – che limita l’ac...
18.07.2025
Opinioni

"Un teatro costoso per nulla: il popolo paga, i politici si mettono in mostra”

Ancora una volta un gruppo di gran consiglieri, capitanati dall’MPS, ha regalato uno spettacolo imbarazzante al Gran Consiglio Ticinese: una seduta straordinaria pe...
16.07.2025
Opinioni

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto