A Brema, in Germania, un parlamentare del partito AfD, Frank Magnitz, è stato brutalmente aggredito il primo gennaio, rimanendo gravemente ferito. Anche se gli autori non sono stati identificati per molti si tratta un'aggressione politicamente motivata e che gli aggressori siano simpatizzanti di sinistra. L'accaduto ha riacceso, in Germania ma anche all'estero, il dibattito intorno alla violenza politica, in particolare da gruppi di sinistra.
Nemmeno la Svizzera è immune alla violenza della sinistra. Sul fenomeno si è chinato il Blick che ha pubblicato ieri un articolo sulla violenza politicamente motivata. In Svizzera gli attacchi fisici a esponenti politici sono sì rari - uno dei pochi casi in questi ultimi anni, riguarda l'aggressione dell'ex consigliere nazionale UDC Hans Fehr nel 2011 a Zurigo – ma gli atti di violenza perpetrati da individui o gruppi appartenenti alla sinistra sono in costante aumento.
Il fatto che gli appartenenti alla sinistra colpiscano sempre più frequentemente è confermato dai servizi d'informazione della Confederazione (SIC). Nel suo rapporto sulla sicurezza del 2018, l'agenzia osserva che gli atti di violenza con autori di sinistra è in crescita. "Nel 2017, un incidente violento è stato identificato come avente un'autore appartenente alla destra, mentre gli atti violenti compiuti da persone appartenenti alla sinistra sono stati 100, pari a un aumento di oltre il 30% rispetto all'anno prima" si può leggere nel rapporto.
La maggior parte degli atti registrati riguarda danni alle proprietà ma "gli atti di violenza compiuti dalla sinistra sono diretti anche contro esponenti di destra e in particolare contro le forze dell'ordine".
La polizia non tiene delle statistiche a riguardo, afferma Johanna Bundi Ryser, presidente dell'Associazione dei funzionari di polizia svizzera ma a suo dire è vero gli attacchi contro gli agenti di polizia stanno diventando sempre più brutali e frequenti.