GINEVRA – Serviva quantomeno un pareggio per continuare il sogno e per scrivere una pagina storica del calcio svizzero femminile. Serviva non perdere al cospetto della temibile ma non imbattibile Finlandia, per accedere per la prima volta ai quarti di finale di un Europeo. Serviva non perdere la testa e la giusta attenzione anche nei momenti di difficoltà, per non compromettere un cammino che fin qui aveva entusiasmato. La Svizzera di Pia Sundhage ha colto in pieno il suo obiettivo, al termine di un finale di partita thrilling, degno di un copione di un film al cardiopalma.
Allo Stade de Geneve, la nostra Nazionale ha giocato con testa, cuore e carattere, ha saputo soffrire e aggrapparsi anche agli interventi decisivi della Peng – capace di salvare capra e cavoli almeno in un paio di occasioni – per poi mostrare la grinta e la voglia di non arrendersi mai, anche dopo il rigore trasformato dalla Kukka all’80’, che poteva pesare come un macigno di una tonnellata.
I cambi della nostra allenatrice, che giustamente ha deciso di giocarsi il tutto per tutto, inserendo la Crnogorcevic, la Wandeler, la Lehmann e la Xhemaili, hanno così dato i frutti tanto sperati e agognati, grazie alla giocata decisiva proprio di quest’ultima che al 92’ ha mandato in visibilio il pubblico sugli spalti e tutti noi che stavamo facendo il tifo per loro seduti sul divano.
Il cammino europeo della Svizzera, quindi, continua e ora possiamo gustarci le prossime partite della fase a gironi, in attesa di scoprire quale sarà la nostra avversaria nei quarti di finale. Nel frattempo, godiamoci questa impresa storica.