Sport, 25 settembre 2025

0 gol in 120’: il Lugano mostra i suoi limiti

L’inizio del campionato dei bianconeri ricalca in maniera preoccupante l’andamento della scorsa stagione: l’apporto degli stranieri è quasi nullo e anche gli svizzeri fanno fatica a capire il metodo di Mitell

LUGANO – Ci eravamo lasciati, lo scorso marzo, col Lugano che si era dovuto salvare disputando i playout contro l’Ajoie, serie nella quale si era ritrovato anche sotto per 0-2. Dalle parti del Ceresio ci si era ritrovati tra agosto e settembre con uno staff tecnico nuovo, con nuovi stranieri e, per una volta, con poche parole di circostanza e senza i soliti proclami di voler “spaccare il mondo” sul ghiaccio. E ora, sotto le volte della Cornèr Arena, ci si trova ad affrontare un inizio di campionato davvero complicato, in cui la squadra ha mostrato poco gioco, poche idee e, soprattutto, pochissimi risultati. 

 
 
Se nelle prime 3 uscite stagionali, Thurkauf e compagni avevano incontrato il Friborgo, lo Zugo e lo Zurigo, racimolando un solo punticino, ma mostrando almeno una buona attitudine, dopo la vittoria sofferta in casa contro l’Ajoie, qualcosa in casa bianconera si è letteralmente bloccata. È vero, Mitell ha dovuto rinunciare ad alcune pedine importanti che si sono già infortunate, e l’arrivo di Omark non è giudicabile dopo una sola partita, ma i sottocenerini tra la trasferta di Davos e il match interno contro il Berna non sono riusciti mai neanche ad andare a bersaglio.
 
 
Vista da fuori la squadra sembra quasi intimorita, troppo schematica, come se qualche giocatore – la maggior parte – non riuscisse a interpretare ciò che l’head coach chieda. Per carità, siamo solo a inizio stagione e tutto può cambiare, ma questo cambiamento deve avvenire al più presto, anche perché pure le statistiche non sono certo dalla parte del Lugano: dopo 7 partite il Top Scorer bianconero è Luca Fazzini con 3 punti (2 gol, entrambi con l’Ajoie), seguito da Zach Sanford, anche lui a quota 3 punti (2 assist). Dietro di loro sono pochissimi i giocatori, specialmente gli stranieri, capaci di ottenere punti: Sgarbossa, Carrick e Dahlström sono ancora fermi a quota 0 reti, alla pari di Kupari e Omark che, come unica giustificazione, hanno disputato una sola partita.
 
 
Anche tra gli svizzeri le statistiche sono impietose: i vari Simion, Bertaggia e Thürkauf sono ancora fermi a quota 1 rete. Decisamente poca cosa per una squadra che, volente o nolente, indossa e difende i colori di una delle squadre più blasonate in Svizzera.

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