Scandurra è uno dei sei professionisti per cui la Procura di Milano ha chiesto una misura cautelare nell’ambito del procedimento su presunte speculazioni edilizie che avrebbero contribuito a ridefinire lo skyline della metropoli negli ultimi anni. Un’inchiesta che coinvolge figure di spicco del mondo dell’architettura e dell’urbanistica, e che ora tocca anche il sistema accademico ticinese.
A seguito delle rivelazioni, l’Istituto universitario professionale ha comunicato di aver sospeso «fino al termine delle indagini» il rapporto professionale con Scandurra. Lo ha confermato la stessa SUPSI al quotidiano laRegione, spiegando che la decisione è stata presa «nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza» e con l’intento di «tutelare l’immagine dell’Istituto».
La vicenda riaccende i riflettori sulla Supsi, aggiungendo un nuovo scandalo a quelli collezionati dall'istituto.