Svizzera, 27 giugno 2025

Un'attivista residente in Svizzera bandita dall'UE per i suoi discorsi filo-russi

Secondo la Gazzetta ufficiale dell'UE, un'attivista residente in Svizzera, tale Nathalie Yamb, è stata sanzionata da Bruxelles per le sue attività e posizioni filo-russe. Tali sanzioni includono il divieto d'ingresso e il congelamento dei beni nell'UE.

Secondo l'UE, questa donna con la doppia cittadinanza svizzera e camerunense residente a La Chaux-de-Fonds "sostiene azioni o politiche" del governo russo "che compromettono o minacciano la democrazia, lo Stato di diritto, la stabilità o la sicurezza nell'Unione o nei suoi Stati membri ricorrendo alla manipolazione delle informazioni", ha dichiarato l'UE nella Gazzetta ufficiale per giustificare la sua decisione.

A partire dal vertice Russia-Africa di Sochi, a cui ha partecipato nel 2019, l'UE accusa Yamb di aver "apertamente sostenuto la Russia, adottando il linguaggio di Mosca e prendendo di mira in particolare la Francia e l'Occidente, con l'obiettivo di estrometterli dal continente africano", spiega ulteriormente l'UE. L'attivista non ha reagito immediatamente a queste sanzioni.

Nathalie Yamb è nota per le sue idee panafricaniste e per i suoi interventi virulenti sui social network Facebook, Instagram, X e YouTube, dove conta non meno di 1,8 milioni di abbonati, secondo le stime della "Tribune de Genève". I suoi discorsi sono incentrati sulla difesa di un'Africa sovrana e dalla denuncia dell'influenza occidentale, in particolare francese, sul continente.



Non è la prima volta che questa attivista finisce al centro della ribalta. In un video pubblicato sulle sue piattaforme nell'agosto 2023, la donna svizzera attaccava Sylvain Itté, allora ambasciatore francese in Niger, e lo definiva un "piccolo mascalzone prelevato chissà dove". Due mesi dopo, il diplomatico francese presentò una denuncia a Ginevra per calunnia, o in alternativa diffamazione o insulto.

Inizialmente il Ministero pubblico di Ginevra si era detta incompetente, ma il caso le è stato rinviato dalle autorità del cantone di Zugo, dove viveva allora Yamb. Soltanto nel dicembre 2024 la procura penale di Ginevra ha deciso di interrogare la donna e aveva inoltrato le sue domande alla polizia di Zugo. Il caso è ancora in corso.

Guarda anche 

L'UE nega alla Svizzera l'accesso al programma di riarmo SAFE (ma lo concede a Canada e Giappone)

Il partenariato per la sicurezza e la difesa con l'Unione Europea (UE), auspicato dal Consiglio federale è a un punto morto. Questo perchè gli Stati mem...
25.10.2025
Svizzera

Malumori e partenze nel PLR dopo il sì all'UE

L'approvazione da parte del PLR degli accordi con l'Unione europea sta causando malumori nel partito, al punto che diversi membri avrebbero deciso di lasciare il ...
24.10.2025
Svizzera

"L'accordo con l'Unione europea è una scelta di sottomissione - serve il voto di popolo e cantoni"

Il partito liberale ha deciso di sostenere i nuovi accordi con l’Unione Europea, una scelta che solleva forti preoccupazioni per il futuro della nostra sovranit&agr...
21.10.2025
Opinioni

La diplomazia svizzera sta lavorando dietro le quinte per far entrare la Bosnia nell'UE

La bandiera dell'Unione Europea (UE) campeggia in cima al manifesto. Più in basso, più piccola, ma ben visibile si può vedere la bandiera svizzer...
21.10.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto