SVIZZERA - HelvEthica Ticino esprime “profonda preoccupazione” per l’inserimento di Jacques Baud in una lista di sanzioni dell’Unione europea. Baud, cittadino svizzero ed ex collaboratore dei servizi d’intelligence della Confederazione, del DFAE, dell’ONU e della NATO, sarebbe colpito – secondo informazioni pubbliche – da misure con “conseguenze particolarmente gravi”.
Congelamento dei conti bancari, impossibilità di svolgere attività economiche, restrizioni alla libertà di movimento e divieto di ricevere assistenza materiale da terzi: sanzioni che, sottolinea il partito, “risulterebbero applicate in assenza di qualsiasi procedimento penale, accusa giudiziaria o violazione di leggi accertata”.
Nella lettera aperta indirizzata al consigliere federale Ignazio Cassis, HelvEthica evidenzia che le sanzioni non sarebbero legate ad atti criminali, bensì all’esposizione pubblica di analisi sul conflitto NATO–Russia, “peraltro fondate prevalentemente su fonti ucraine, statunitensi e occidentali”. Analisi che, pur discutibili, rientrerebbero “nell’esercizio legittimo della libertà di espressione”.





