Mondo, 16 maggio 2025

Per l’Ucraina la ricostruzione sarà difficile quanto la guerra. E i soldi promessi dall'occidente basteranno?

Tra devastazione, debiti, e una società spaccata, la sfida per Kiev potrebbe iniziare il giorno dopo il cessate il fuoco

UCRAINA - La guerra in Ucraina è una tragedia che colpisce un'intero popolo aggredito. Ma ciò che molti sottovalutano è che la pace, quando arriverà, potrebbe rivelarsi altrettanto difficile. Perché la vera battaglia sarà quella della ricostruzione materiale, sociale e politica di un Paese devastato, svuotato, diviso.

Secondo le stime della Banca Mondiale, già nel 2024 servivano 500 miliardi di dollari per ricostruire l’Ucraina. Ma la guerra è andata avanti, e con essa i danni. La Russia ha cambiato tattica, colpendo non più solo le sottostazioni, ma direttamente le centrali elettriche. Oggi, la stima più realistica parla di quasi 1000 miliardi di dollari.


 

Chi metterà questi soldi? L’Unione Europea ha già destinato oltre 100 miliardi di euro al riarmo e fatica a trovare nuove risorse. Gli Stati Uniti appaiono sempre più riluttanti a investire altri miliardi in un conflitto che molti iniziano a considerare “europeo”.

E la Cina? Potrebbe avere le risorse, ma non è detto che l’Occidente accetterà mai investimenti cinesi in Ucraina, sapendo che Pechino punta da anni ad espandersi nei Balcani sfruttando le ottime relazioni con Serbia e Ungheria. La ricostruzione rischia di diventare un cavallo di Troia geopolitico.

E poi c’è la questione politica interna. La gestione dei fondi sarà in mano a chi controllerà il potere. Ecco perché le elezioni diventeranno una tappa inevitabile e cruciale, appena verrà meno la legge marziale. Ma saranno elezioni avvelenate, perché significherà dare torto o ragione a una delle fazioni interne.

Le lacerazioni sociali esploderanno. Le famiglie che hanno perso figli al fronte chiederanno conto ai vicini di casa che non hanno mandato nessuno. Ci sarà chi ha perso tutto, e chi è scappato all’estero senza tornare. E soprattutto, ci saranno decine di migliaia di mutilati da assistere, in un Paese in cui le pensioni e gli stipendi statali sono pagati grazie a fondi esterni. Senza aiuti internazionali, il bilancio pubblico ucraino non reggerebbe neppure un mese.

E infine: chi ricostruirà fisicamente l’Ucraina? Chi tornerà a vivere in una città distrutta, se ha trovato rifugio all’estero? Il Paese non solo rischia di restare senza fondi, ma anche senza forza lavoro, senza fiducia, senza coesione.

Per tutte queste ragioni, oggi più che mai, dobbiamo chiederci: per l’Ucraina, la pace sarà davvero l’inizio della guarigione… o l’inizio di un nuovo incubo?

Fonte - Festival geografie - Il Mar Nero a colori: analisi geopolitica di Mirko Mussetti

Guarda anche 

Ritrovato un messaggio in bottiglia del 1916: era di un soldato diretto al fronte

ESPERANCE (Australia) – Un frammento di memoria risalente alla Prima Guerra mondiale è riaffiorato a distanza di 109 anni lungo la costa dell’Australia...
04.11.2025
Magazine

Forte afflusso di giovani dopo che il presidente ucraino ha revocato il divieto di lasciare l'Ucraina

Lo scorso agosto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha revocato il divieto di viaggio per gli uomini di età compresa tra 18 e 22 anni. Da allora, quasi 100&...
04.11.2025
Svizzera

Minorenne ucraino scappa dalla guerra e viene ucciso dopo tre giorni in un centro d'accoglienza

IRLANDA - Un ragazzo ucraino di 17 anni è stato accoltellato a morte in un centro d’accoglienza per minori non accompagnati a Dublino. Era arrivato in Irl...
04.11.2025
Mondo

L’UE si divide sui beni russi congelati: fuori l’Ungheria di Orbán

UE - Il Consiglio europeo ha approvato a Bruxelles un «mandato politico» per elaborare una proposta sull’utilizzo dei beni russi congelati dall&rsquo...
07.11.2025
Mondo

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto