A Berna è ormai sancito per legge il principio secondo cui la 13a rendita AVS verrà versata per la prima volta nel dicembre 2026 e poi negli anni successivi. Tuttavia, il suo finanziamento a lungo termine è ancora oggetto di un acceso dibattito.
Il Consiglio federale propone un finanziamento esclusivamente tramite un aumento dell'IVA di 0,7 punti percentuali. Ma venerdì scorso, la Commissione per la sicurezza sociale e la sanità pubblica del Consiglio degli Stati (CSSS-E), sotto la guida dei deputati del centro e della sinistra, ha proposto di proseguire sulla strada del finanziamento misto, di cui si è parlato spesso durante la campagna elettorale.
La maggioranza della commissione (9 voti contro 4) propone innanzitutto di aumentare i contributi dei dipendenti di 0,4 punti percentuali il 1° gennaio 2028. Ma per mitigarne l'effetto, l'aumento sarebbe accompagnato da una riduzione dei contributi per l'assicurazione contro la disoccupazione di 0,2 punti percentuali. "L'aumento effettivo", nota la Commissione, "sarà di 0,2 punti, cioè 0,1 per i datori di lavoro e per i dipendenti".
La Commissione propone poi un aumento dell'IVA fino a 1 punto percentuale in due fasi. Inizialmente l'IVA dovrebbe aumentare di 0,5 punti per finanziare la 13a pensione AVS. In una seconda fase, la Commissione prevede un secondo aumento di 0,5 punti per finanziare "un'eventuale abolizione o aumento del tetto massimo delle pensioni per le coppie sposate" su cui il popolo sarà chiamato a esprimersi tramite un'iniziativa del Centro.
Il contributo della Confederazione al fondo di compensazione AVS rimarrebbe fisso al 20,2%.
Il Partito Socialista ha reagito favorevolmente a queste proposte. Per il consigliere agli Stati Pierre-Yves Maillard (PS/VD), "è stato trovato un buon equilibrio tra i contributi dei dipendenti e l'IVA, in modo moderato e ben ripartito nel tempo. (...) Le decisioni odierne rappresentano un importante passo avanti verso un compromesso con possibilità di successo".
Ma a destra si è critici contro questa proposta e ci si oppone in particolare all'aumento dei contributi dei dipendenti, anche se si tratta solo di 0,2 punti. Per il PLR: "Il popolo non ha votato per un aumento dei contributi dei dipendenti, né per miliardi di spese aggiuntive per rimuovere il tetto alle pensioni AVS per le coppie sposate, senza riesaminare le prestazioni che percepiscono. Il PLR combatterà il patto concluso oggi tra il Centro e il PS che graverebbe sull'AVS con 3,7 miliardi di franchi in più ogni anno.
L'Unione svizzera delle arti e dei mestieri (USAM) ha definito l'approccio della Commissione degli Stati come "irresponsabile ed economicamente assurdo". Il CSSS-E non vuole solo finanziare la tredicesima pensione, in particolare mediante un aumento dei contributi dei dipendenti, ma sta già pianificando un ulteriore aumento per ampliare le prestazioni. Ciò nonostante l'AVS non si basi su solide basi finanziarie. La questione sarà ulteriormente discussa in seduta plenaria durante la sessione di giugno del Parlamento.