Il Consiglio federale vuole incoraggiare gli svizzeri a lavorare anche oltre l'età pensionabile e persino dopo i 70 anni. Per raggiungere questo obiettivo, Berna vuole incentivare l'attività lavorativa dopo i 65 anni, ha spiegato giovedì la ministra degli Interni Elisabeth Baume-Schneider illustrando il progetto AVS2030. Per questo motivo il Consiglio federale sta valutando l'abolizione dell'età massima di 70 anni nell'AVS. "Lasciamo che siano le persone a decidere per quanto tempo vogliono lavorare." Il governo vuole inoltre aumentare l'indennità di contribuzione dato che, dopo il pensionamento, gli stipendi sono esentati dall'obbligo di contribuzione all'AVS fino a un importo di CHF 16'800 all'anno e rendere meno attraente il pensionamento anticipato, attraverso rendite meno favorevoli.
Tuttavia non è questione di aumentare l'età pensionabile. Nel 2024 il popolo ha chiaramente votato contro, ha ricordato Baume-Schneider. Ma la questione è sul tavolo. “Il Consiglio federale intende chiaramente creare le basi necessarie per un possibile innalzamento dell'età di riferimento a lungo termine, con eccezioni soprattutto per coloro che svolgono lavori gravosi”, ha sottolineato.
Berna vuole inoltre incrementare le entrate del primo pilastro attraverso le attuali fonti di finanziamento, ovvero i contributi dei dipendenti e l'IVA. "Resta da decidere se agire su una sola leva o su entrambe", ha affermato il ministro. Il governo esclude quindi una tassa sulle transazioni finanziarie, una tassa sulle successioni o una tassa sulle plusvalenze immobiliari. Il Consiglio federale sta inoltre esaminando misure in materia di prestazioni e contributi. "Ciò potrebbe comportare l'assegnazione individuale di bonus per compiti educativi e assistenziali o la lotta agli abusi relativi ai dividendi non soggetti a contribuzione." Baume-Schneider presenterà AVS2030 in dettaglio questo autunno, prima di una consultazione pubblica che durerà fino all'inizio del 2026.