I grigionesi hanno avuto il merito di difendersi bene, anche se il Lugano specialmente con Carr e Joly si era creato ottime occasioni sciupate anche per merito di un Aeschlimann in versione super ieri sera, mettendo, specie nel secondo periodo, sotto pressione i bianconeri che, a dirla tutta, hanno sprecato l’ennesima occasione. Già, perché come martedì a Zurigo, la prestazione c’è stata, ma ancora una volta sono stati i dettagli a fare la differenza. Quante sono state fin qui le reti subite in campionato per errori grossolani dello stesso Alatalo o per passaggi sbagliati in fase di uscita di terzo? Innumerevoli e, nonostante il Berna abbia perso il derby a Langnau, ora la truppa sottocenerina rischia seriamente di vedersi sorpassata nella corsa al sesto posto, dal momento che Ginevra, Bienne e lo stesso Davos, con le loro partite da recuperare potrebbero sorpassare i bianconeri. Un autentico disastro! Senza contare l’Ambrì che, sfruttando decisamente bene i suoi due turni in casa e tornando a giocare bene e a trovare con regolarità la via delle rete, si trova a -6 dal Lugano ma con 2 partite giocate in meno. Ecco perché la sfida di questa sera a Porrentruy risulta fondamentale per Arcobello e compagni, ma attenzione: andare a vincere in casa dell’ultima della classe non sarà comunque semplice.
Eppure ieri, con la necessità di vincere per tagliare fuori i grigionesi dalla corsa per i playoff diretti e con la necessità di riportare in parità i conti degli scontri diretti, i bianconeri non si erano neanche fatti impressionare dal settore ospiti completamente pieno e, soprattutto nel primo tempo, si erano fatti sospingere dai propri tifosi, creando diversi grattacapi ad Aeschlimann, senza però riuscire a cavare un ragno dal buco. Diverso, invece, il discorso relativo al periodo centrale, perché in quei 20’ è stato il Davos a farsi decisamente più insistente e pericoloso dalle parti di Koskinen, anche se alla fine il rammarico più grande a tinte bianconere pesa sulle spalle di Gerber, fermato in modo incredibile dall’estremo difensore grigionese, quando la rete sembrava cosa ormai fatta.
Ormai fatta, così, come sembrava fatto l’imminente supplementare dopo un terzo periodo in cui il Lugano ha mostrato nuovamente i suoi limiti in powerplay e durante il quale, al 60’ è arrivato l’harakiri di Alatalo che ha messo i bianconeri con le spalle al muro. Un autentico disastro! E ora per puntare ai playoff diretti ci sarà da cambiare marcia e… sperare nelle altre.