Il Consiglio federale ha bloccato la vendita del Bürgenstock, ritenendo che la sua cessione "non è nell'interesse politico della Svizzera". Nella riunione del 29 novembre 2023 ha quindi respinto una richiesta che prevedeva una deroga all'obbligo di approvazione per le residenze.
Per le persone con nazionalità straniera e residenza all'estero, la compravendita di immobili in Svizzera è possibile solo a determinate condizioni. Secondo la “Lex Koller”, la legge federale sull’acquisto di beni immobili da parte di persone all’estero, di norma è necessaria l’autorizzazione dell’autorità cantonale competente.
In via eccezionale il Consiglio federale può rinunciare all'obbligo dell'autorizzazione in singoli casi se l'acquisto di terreni da parte di persone all'estero rientra nell'interesse politico della Confederazione. Secondo il Consiglio federale possono essere considerati interessi politici federali soltanto gli interessi pubblici importanti e preminenti di rilevanza nazionale. Un interesse nazionale è particolarmente presente se l'acquisizione immobiliare rafforza le preoccupazioni politiche, economiche, scientifiche, sociali o culturali del Paese. Per un’eccezione non basta un forte interesse regionale, ha motivato il governo.
Il Bürgenstock Resort sul Bürgenberg comprende 30 edifici e strutture con 67 appartamenti denominati "residence". Queste residenze appartengono alla Bürgenstock Hotels AG controllata dall'estero. La loro vendita è quindi generalmente soggetta a requisiti di approvazione. Nella decisione del 29 novembre 2023 il Consiglio federale è giunto alla conclusione che la vendita delle 67 residenze del Bürgenstock Resort non è nell’interesse politico federale. Il Bürgenstock Resort è importante per il turismo nella Svizzera centrale. Tuttavia, non vi è alcun interesse nazionale nella vendita.
La decisione del Consiglio federale è definitiva e non può essere impugnata. La possibilità di vendere le 67 residenze del Bürgenstock Resort come previsto dal proprietario dipende dall'eventuale applicazione di un'altra deroga alla "Lex Koller" e questo dovrà essere deciso nel processo di approvazione cantonale.