Ticino, 11 settembre 2023

“Contrasto alla criminalità organizzata: il massimo impegno in Ticino”

Gobbi ha incontrato il Procuratore generale della Confederazione Blättler

“Il nostro Cantone, confinando con l’Italia, è più facilmente esposto – in teoria – al pericolo di infiltrazioni mafiose. Il massiccio del San Gottardo non impedisce però a questi fenomeni di insediarsi al nord delle alpi. L’estensione nel nord Italia di organizzazioni legate alla mafia è cosa ormai nota. È anche per questo motivo che in Ticino il monitoraggio e l’attenzione sono ritenuti degni di attenzione particolare. Quest’attenzione si traduce in una costante collaborazione fattiva tra la Polizia cantonale, l’Ufficio federale di polizia fedpol, il Ministero pubblico ticinese e il Ministero pubblico della Confederazione. Anche sul piano politico ho attirato più volte l’attenzione dei miei omologhi su questi concreti rischi, ricordando anche all’autorità federale l’impegno del Ticino per la sua particolare posizione geografica”. A parlare è il Consigliere di Stato Norman Gobbi, al termine dell’incontro di lavoro avuto in settimana con il Procuratore generale della Confederazione, Stefan Blättler.


Il contrasto alle grandi organizzazioni criminali per il Ticino rimane una tematica meritevole di attenzione particolare. “Vogliamo che la popolazione ticinese e le nostre attività economiche  afferma Norman Gobbi – siano tutelate dai pericoli legati alle infiltrazioni criminali. L’ingente capitale liquido a disposizione delle grandi organizzazioni criminali, può essere immesso nei normali circuiti economici per essere riciclato; penso al settore della ristorazione, ma anche dell’edilizia e di tutta una serie di altre attività economiche. Già nel 2014 avevo lanciato questo monito, nel corso dell’apertura dell’Anno giudiziario. Un impegno che mi ha portato a ribadire anno dopo anno l’importanza di operare pure attraverso la messa in atto di tutte le misure preventive a disposizione anche a livello amministrativo, oltre che penale. Un ulteriore strumento di prevenzione è costituito dalla sensibilizzazione della società civile sui possibili rischi correlati alle infiltrazioni. Concetti sui quali si trova totalmente concorde anche il Procuratore generale della Confederazione Blättler, con il quale i rapporti sono ottimi a dimostrazione della concreta e quotidiana collaborazione che le forze inquirenti cantonali danno all’autorità federale, competente a livello legislativo di contrastare le organizzazioni criminali internazionali. I risultati sono positivi e l’intenzione è quella di proseguire nel solco di queste importanti iniziative di collaborazione al fine di ridurre i rischi legati a queste pericolose forme di criminalità, che mirano anche ad intaccare il tessuto sociale”, conclude il Direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi.

MDD

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