TICINO - Con oltre 680.000 partecipanti nel 2024, Gioventù+Sport (G+S) è uno dei programmi federali di maggior successo. Ma proprio questo successo rischia di ritorcersi contro l’iniziativa: l’Ufficio federale dello sport ha annunciato un taglio del 20% ai contributi per corsi e campi a partire dal 2026, a causa dell’insufficienza dei crediti a bilancio.
Una decisione che preoccupa, soprattutto per le piccole realtà sportive locali, spesso animate da volontari e con risorse limitate. “Sono proprio queste realtà di paese a rischiare di scomparire”, avverte Lucia Minotti, consigliera comunale della Lega dei Ticinesi. “Allenatori e organizzatori non retribuiti tengono in piedi un intero tessuto sportivo e sociale. Ridurre i rimborsi li mette con le spalle al muro”.
Il programma G+S non è solo un incentivo allo sport, ma anche uno strumento di crescita, inclusione e socializzazione. E se i tagli entreranno davvero in vigore, a pagarne le conseguenze saranno proprio i bambini e i ragazzi più lontani dalle grandi città e dalle strutture professionistiche.
Per questo motivo, Minotti lancia un appello urgente al Parlamento: “Durante il dibattito sul preventivo di dicembre, bisogna aumentare il credito destinato a Gioventù+Sport. Non possiamo permetterci di penalizzare un programma che funziona e che investe nel futuro delle nostre comunità”.
Fonte: MDD, immagine UFSPO