La Svizzera esce ufficialmente dalla black list italiana. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha firmato un decreto che conferma questa decisione. Il decreto implementa quanto previsto dalla legge che recepisce l'accordo tra Roma e Berna, e stabilisce la nuova regolamentazione per i lavoratori frontalieri. La decisione avrà effetto a partire dal periodo d'imposta del 2024, ossia dal momento successivo alla pubblicazione del decreto.
Ciò comporterà che i contribuenti non dovranno più dimostrare che il loro trasferimento in Svizzera non è finalizzato a evadere il fisco. Inoltre, la cancellazione della Svizzera dalla black list avrà due altre importanti conseguenze. Innanzitutto, non saranno più applicate sanzioni raddoppiate per le violazioni relative all'obbligo di monitoraggio fiscale, ovvero l'obbligo di dichiarare le proprietà immobiliari o finanziarie detenute all'estero nel quadro RW del modello Redditi. In secondo luogo, non saranno più raddoppiati i termini di accertamento, che avrebbero dato all'amministrazione finanziaria un periodo di 10 anni per effettuare controlli e verifiche.
Ciò comporterà che i contribuenti non dovranno più dimostrare che il loro trasferimento in Svizzera non è finalizzato a evadere il fisco. Inoltre, la cancellazione della Svizzera dalla black list avrà due altre importanti conseguenze. Innanzitutto, non saranno più applicate sanzioni raddoppiate per le violazioni relative all'obbligo di monitoraggio fiscale, ovvero l'obbligo di dichiarare le proprietà immobiliari o finanziarie detenute all'estero nel quadro RW del modello Redditi. In secondo luogo, non saranno più raddoppiati i termini di accertamento, che avrebbero dato all'amministrazione finanziaria un periodo di 10 anni per effettuare controlli e verifiche.