Svizzera, 06 maggio 2025

La Svizzera smantella la propria dogana, mentre il mondo prepara nuovi dazi: trasparenza sulle disposizioni esecutive, rischi sistemici ed equità nel sistema doganale

La riforma della legge doganale svizzera, unita alla digitalizzazione tramite il programma DaziT, comporta profondi cambiamenti nel sistema di imposizione doganale. La legge quadro (LE-UDSC), su cui il Parlamento dovrà presto esprimersi, lascia aperte molte questioni, mentre le relative ordinanze (oltre 1000 pagine) non sono ancora accessibili. Si rilevano perdite di competenze nel settore, semplificazioni che riducono i controlli e concessioni a operatori esteri, in un contesto internazionale sempre più protezionistico e complesso.



Chiedo pertanto al CF:
  1. E’ normale che il Parlamento debba pronunciarsi sulla LE-UDSC senza aver prima avuto accesso al pacchetto di ordinanze, presumibilmente superiore alle 1.000 pagine?
  2. Il Consiglio federale è disposto a garantire che il pacchetto di ordinanze per l’attuazione della riforma doganale sia reso disponibile al Parlamento in tempo utile prima del voto finale?
  3. Il CF condivide l’opinione che il controllo, la sorveglianza e l’analisi del traffico transfrontaliero di merci da parte del UDSC e di altre autorità in Svizzera si basino su un sistema tariffario – ossia la classificazione delle merci secondo la tariffa doganale svizzera?
  4. Come intende il CF assicurare che queste competenze tariffarie – particolarmente rilevanti nell’attuale contesto internazionale segnato da dazi aggiuntivi ed embarghi – vengano preservate e coltivate in modo duraturo all’interno del UDSC?
  5. Come intende il CF affrontare l’oggettivo indebolimento dell’efficacia e dell’efficienza dei controlli, causato dalla perdita di dati legata alla semplificazione della dichiarazione doganale?
  6. Come intende il Consiglio federale far fronte al rischio che tale perdita di controllo comporti svantaggi concorrenziali per molte imprese svizzere?
  7. Come giustifica il CF il fatto che imprese estere senza sede legale in Svizzera possano svolgere attività di rilevanza doganale, mentre le imprese svizzere si scontrano con significativi ostacoli normativi all’estero?
  8. Come affronta il CF il rischio che la perdita della possibilità di controllo tariffario nel traffico transfrontaliero – a causa della scomparsa dei dati e della formazione specifica del personale doganale – possa condurre la Svizzera, a grandi passi, verso un’unione doganale con l’Unione Europea?

Lorenzo Quadri
Consigliere nazionale
Lega dei Ticinesi

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