Non sarà possibile dedurre automaticamente le imposte dal salario: questa è la posizione della Commissione per l'economia e la fiscalità del Consiglio nazionale, che ha esaminato la proposta del consigliere nazionale Emmanuel Amoos (PS/VS), presentata in Parlamento lo scorso giugno.
La sua idea: una deduzione diretta facoltativa dell'imposta sul reddito, come già avviene per chi lavora in Svizzera ma non ha un permesso di soggiorno permanente. Le aziende "verserebbero una parte dello stipendio mensile lordo direttamente alle varie autorità fiscali". L'importo versato verrebbe considerato un'imposta volontaria pagata in anticipo e maturerebbe interessi. L'obiettivo è ridurre il rischio che i contribuenti si indebitino con gli arretrati fiscali, una situazione che riguarda circa il 10% della popolazione.
Ma la commissione si è detta contraria. La pratica "porterebbe a un aumento del carico di lavoro amministrativo, sia per le aziende che per l'amministrazione, mentre i contribuenti sarebbero comunque obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi", ha scritto nella sua dichiarazione pubblicata martedì sera. Le persone si indebitano perché hanno difficoltà a gestire il proprio bilancio in generale, non solo per motivi fiscali. Secondo la Commissione, rendere facoltativa la misura significherebbe renderla inefficace.
I favorevoli alla proposta, che provengono sia da partiti di destra e di sinistra, non sono pochi: 85 rappresentanti eletti hanno firmato l'iniziativa di Emmanuel Amoos. In commissione è stato respinta con 15 voti contro 10. La minoranza ritiene che le aziende sappiano già come gestire la ritenuta d'acconto, poiché "la maggior parte di esse deve già pagarla" per i propri dipendenti che ne sono soggetti.