Svizzera, 02 dicembre 2022

Il dilemma di Berset: cambiare dipartimento o lasciare il governo

Le elezioni dei successori di Ueli Maurer e Simonetta Sommaruga in Consiglio federale sono entrate nella fase più calda. I candidati del PS Eva Herzog e Elisabeth Baume-Schneider e i candidati dell'UDC Albert Rösti e Hans-Ueli Vogt in questi giorni stanno cercando di convincere i parlamentari a votarli in una maratona di audizioni.

Se non è ancora chiaro chi sarà incoronato dall'Assemblea federale il 7 dicembre prossimo, dietro le quinte la battaglia per l'assegnazione dei vari dipartimenti è già iniziata. E colui che ha più da perderci in questa “lotta nasosta” è il ministro degli Interni socialista Alain Berset.

Queto perchè, se il friborghese resterà alla guida del Dipartimento degli Interni per più di dieci anni, il Partito socialista (PS) potrebbe fare pressione su di lui affinché si dimetta dal suo incarico dopo l'anno di presidenza che sta per iniziare. Se Alain Berset decidesse invece di cambiare dicastero, guadagnerebbe tempo: ritirarsi dal governo dopo un breve periodo di adattamento in nuovo dipartimento avrebbe poco senso. Alain Berset potrebbe quindi rimanere in Consiglio federale almeno per i prossimi cinque anni.

Secondo la stampa svizzerotedesca, il suo obiettivo sarebbe il Dipartimento delle Finanze, che si rende disponibile con la partenza del Consigliere federale Ueli Maurer. Si tratta di una posizione chiave dato che non c'è praticamente dossier importante in cui il Ministro delle Finanze non possa svolgere un ruolo.

Il problema per Berset è che il Ministro della Giustizia Karin Keller-Sutter ha messo a suo volta gli occhi anche sul Dipartimento delle Finanze. E le sue possibilità sono buone. "Il cambiamento è in realtà già cosa fatta", sostengono degli anonimi “addetti ai lavori” del suo partito, citati dal Blick.

È vero che i Consiglieri federali possono esprimere la loro volontà quando assegnano i dipartimenti in base all'anzianità. Di conseguenza, Alain Berset dovrebbe essere il primo ad esprimere il suo desiderio. Ma se i membri del governo non sono d'accordo, è la maggioranza a decidere. E la maggioranza del Consiglio federale è detenuta dai partiti cosidetti “borghesi”. In altre parole, l'attuale Ministro dell'Interno può dire addio alle finanze. E lui l'avrebbe già capito.

Un'alternativa sarebbe il Dipartimento degli Affari Esteri, che potrebbe andare bene anche per il Consigliere federale socialista. Ma il consigliere federale Ignazio Cassis non ha alcuna intenzione di rinunciare alla sua posizione, secondo il suo entourage. L'attuale presidente della Confederazione ha ancora ambizioni nel dossier europeo e anche il suo partito lo spingerebbe a rimanere.

Guy Parmelin dal canto suo non intende lasciare il Dipartimento degli Affari economici dopo aver lasciato il Dipartimento della Difesa nel 2019.



Un'altra opzione piuttosto improbabile citata dalla stampa è che Alain Berset erediti il Dipartimento dell'Ambiente, dei Trasporti e dell'Energia dalla sua collega di partito uscente Simonetta Sommaruga. Ma finora non è mai sembrato interessato a questi temi.

Inoltre, ci sono diversi segnali che indicano che il consigliere federale Viola Amherd, del centro, vorrebbe assumere la direzione di questo dipartimento.

Come Ministro della Difesa, ha messo sotto il tetto il nuovo jet da combattimento. Inoltre, il budget dell'esercito, significativamente più elevato, è sotto i riflettori. Per Ahmerd quindi il momento giusto per un cambiamento.

Rimangono solo i dipartimenti della Difesa e della Giustizia. Si tratta però dei dipartimenti meno importanti all'interno del Consiglio federale, motivo per cui sono state generalmente lasciati ai nuovi arrivati. Un simile passo indietro nella gerarchia sembra improbabile nel caso di Alain Berset, dopo 10 anni in Consiglio federale. Probabilmente Berset dovrà quindi rimanere al Dipartimento degli Interni e forse presto lasciare definitivamente il Consiglio federale.

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