Quando si tratta di riconoscimento della paternità di un bambino, in Svizzera il matrimonio ha, attualmente, la precedenza legale sulla genetica: quando una donna sposata dà alla luce un bambino, suo marito ne diventa automaticamente il padre, che lo sia davvero o no.
Il Consiglio federale e il Parlamento stanno pensando di dare ai padri biologici un diritto di azione per la paternità e di dare ai mariti traditi la possibilità di contestare la paternità di un bambino nato dalla moglie. Una possibilità questa già prevista dalla legge, ma solo entro un periodo limitato di cinque anni dopo la nascita del bambino, ricorda un articolo della "NZZ am Sonntag".
Su raccomandazione di un gruppo di esperti, Berna intende modificare la legge, possibilmente abrogando del tutto il riconoscimento automatico per i mariti la cui moglie ha avuto un figlio. Per la presidente del gruppo di esperti, Alexandra Jungo, docente di diritto civile all'Università di Friburgo, "in un'epoca in cui il matrimonio ha perso la sua stabilità e molti bambini nascono fuori dall'unione coniugale, questa regola non è più attuale".
Secondo Jungo, interpellata da "20 minuten", la legge modificata anche per fare in modo che un padre biologico "non stia fuori a guardare". Dovrebbe quindi essere in grado di rivendicare la paternità. Tuttavia, gli esperti vogliono comunque mettere dei limiti: se il bambino ha già stabilito una relazione parentale con il suo padre sociale
Il Consiglio federale e il Parlamento stanno pensando di dare ai padri biologici un diritto di azione per la paternità e di dare ai mariti traditi la possibilità di contestare la paternità di un bambino nato dalla moglie. Una possibilità questa già prevista dalla legge, ma solo entro un periodo limitato di cinque anni dopo la nascita del bambino, ricorda un articolo della "NZZ am Sonntag".
Su raccomandazione di un gruppo di esperti, Berna intende modificare la legge, possibilmente abrogando del tutto il riconoscimento automatico per i mariti la cui moglie ha avuto un figlio. Per la presidente del gruppo di esperti, Alexandra Jungo, docente di diritto civile all'Università di Friburgo, "in un'epoca in cui il matrimonio ha perso la sua stabilità e molti bambini nascono fuori dall'unione coniugale, questa regola non è più attuale".
Secondo Jungo, interpellata da "20 minuten", la legge modificata anche per fare in modo che un padre biologico "non stia fuori a guardare". Dovrebbe quindi essere in grado di rivendicare la paternità. Tuttavia, gli esperti vogliono comunque mettere dei limiti: se il bambino ha già stabilito una relazione parentale con il suo padre sociale
da diversi anni, questa paternità dovrebbe continuare a prevalere. Ma dovrebbe essere possibile per le tre persone coinvolte concedere contrattualmente alcuni diritti parentali al padre biologico.
La proposta sarà discussa a febbraio nella commissione giuridica del Consiglio nazionale. Il Consiglio federale ha già preso posizione e sostiene che la posizione speciale dei mariti dovrebbe essere almeno in qualche modo relativizzata. "Le stesse persone devono avere il diritto di intraprendere un'azione legale e le stesse condizioni e scadenze devono essere applicate a tutti i casi", scrive.
Ma l'Associazione svizzera per la co-genitorialità vuole andare oltre, e chiede che tutte le persone interessate abbiano il diritto di far verificare la loro parentela genetica con un test del DNA. E che, a seconda del risultato, un bambino può avere più di due genitori legali. "Per noi è importante che la parentela genetica porti alla paternità legale, anche se questo significa che un bambino ha più di due genitori legali", dice il presidente dell'associazione Oliver Hunziker.
Secondo studi recenti, dall'1 al 2% dei bambini - o 1700 bambini all'anno in Svizzera - non hanno come padre legale il padre biologico. Questa può essere una situazione difficile, persino drammatica per le persone interessate quando i figli o i padri "ufficiali" e i veri genitori scoprono la verità, sia individualmente che come coppia. Da qui la volontà politica dicambiare le basi giuridiche attuali.
La proposta sarà discussa a febbraio nella commissione giuridica del Consiglio nazionale. Il Consiglio federale ha già preso posizione e sostiene che la posizione speciale dei mariti dovrebbe essere almeno in qualche modo relativizzata. "Le stesse persone devono avere il diritto di intraprendere un'azione legale e le stesse condizioni e scadenze devono essere applicate a tutti i casi", scrive.
Ma l'Associazione svizzera per la co-genitorialità vuole andare oltre, e chiede che tutte le persone interessate abbiano il diritto di far verificare la loro parentela genetica con un test del DNA. E che, a seconda del risultato, un bambino può avere più di due genitori legali. "Per noi è importante che la parentela genetica porti alla paternità legale, anche se questo significa che un bambino ha più di due genitori legali", dice il presidente dell'associazione Oliver Hunziker.
Secondo studi recenti, dall'1 al 2% dei bambini - o 1700 bambini all'anno in Svizzera - non hanno come padre legale il padre biologico. Questa può essere una situazione difficile, persino drammatica per le persone interessate quando i figli o i padri "ufficiali" e i veri genitori scoprono la verità, sia individualmente che come coppia. Da qui la volontà politica dicambiare le basi giuridiche attuali.