Ticino, 09 novembre 2021

Il Polo sportivo sosterrà anche le politiche sociali

Occorre essere alquanto ingenui per non avvertire puzza di bruciato davanti alla raffazzonata alleanza creata contro il Polo sportivo tra abbienti notabili PLR, sfascisti bellinzonesi del MpS e “Neinsager” socialisti. Il minimo comune denominatore non è certo il bene della città di Lugano. Va invece ricercato, oltre che negli interessi di saccoccia personali, nell’inestinguibile sete di vendetta contro il municipio “reo” di essere, a maggioranza, del colore politico sbagliato.

Tra le fantasiose storielle raccontate dagli improbabili sodali anti-PSE, quella secondo cui la sua realizzazione comporterebbe tagli alla socialità. Lugano è e rimane una città molto attenta ai bisogni sociali e di conciliabilità famiglia-lavoro. A queste voci sta investendo sempre più. E chi, a sinistra, sostiene il contrario, semplicemente racconta frottole.

Ai compagni è poi opportuno ricordare una cosetta: è a causa del LAC, da loro magnificato ed interamente finanziato dalla città, che la casa anziani e centro polifunzionale di Pregassona (Polis) ha aperto i battenti solo nelle scorse settimane, con anni di ritardo. Perché? Perché tutta la capacità d’investimento della città era concentrata sull’edificazione del centro culturale. Pertanto non rimaneva più spazio per le opere necessarie alla cittadinanza.

Il sistema di finanziamento pubblico-privato previsto nel PSE consentirà per contro di preservare le risorse necessarie all’edilizia scolastica e per la terza età. Nei prossimi anni a questa voce sono pianificati interventi grandi e piccoli.

Per restare a quelli grandi, si può citare la nuova scuola elementare e scuola dell’infanzia di Viganello, che ospiterà anche un asilo nido con orario prolungato e spazi amministrativi. Il costo preventivato è di 28.5 milioni. C’è poi l’ampliamento della residenza per anziani Alla Meridiana (sempre a Viganello), che comporterà anch’esso un investimento di circa 30 milioni. A Sonvico, la nuova scuola dell’infanzia e mensa per la scuola elementare è già in cantiere. Anche a Cadro è in progettazione un’opera analoga.

Se il PSE con il suo sistema di finanziamento pubblico-privato dovesse cadere in votazione popolare, un domani stadio e palazzetto dello sport e tutta la sistemazione del comparto se li pagherà la città; se vorrà occuparsene. E allora
si tornerà alla situazione creatasi ai tempi LAC. Occorrerà scegliere: o si fa lo stadio, o si fanno scuole e case per anziani.

Fa poi specie che i compagni anti-Polo Sportivo, che si riempiono la bocca con gli spazi per i giovani, con i quartieri intergenerazionali, eccetera, adesso si oppongano ad un progetto che contiene proprio quello che predicano. Il nuovo quartiere che nascerà ospiterà attività per tutte le fasce di età, ma in particolare per i giovani. L’importanza dello sport e dell’aggregazione per i ragazzi è così evidente - specie a seguito dei lockdown - che non serve spendere ulteriori parole. Il PSE risponde appieno alla scelta di mettere nuovi spazi a disposizione dei giovani, e di tutta la popolazione. Vedi al proposito anche il nuovo Parco dello sport che sorgerà al Maglio, a 2 km da Cornaredo.
Altrettanto evidente l’importanza dello sport popolare, che abbisogna di infrastrutture pubbliche. Mica tutti possono permettersi le palestre di lusso ed il personal trainer.

Meno immediati e meno noti sono altri lati positivi del progetto proprio dal profilo della socialità. Ad esempio, che al PSE si insedieranno anche delle imprese sociali. Inoltre il Polo sportivo permetterà di creare quasi 400 posti di lavoro per la sua edificazione. D’accordo con il Cantone, sono già previste collaborazioni per incentivare apprendistati e riqualifiche professionali di persone disoccupate.
Molte altre cose si potrebbero scrivere a sostegno del PSE. Ma chiudiamo con una considerazione. In quel di Lucerna (città non paragonabile a Lugano per dimensioni) sta nascendo ad Emmenbrücke un nuovo centro intermodale che rivoluzionerà la mobilità di tutta l’area. La struttura che verrà realizzata prevede la riqualifica di un comprato urbano e, tra l’altro, l’insediamento di 4000 (!) uffici e 1000 appartamenti. Nei 4000 uffici confluiranno anche quelli dell’amministrazione cantonale, nell’ottica del raggruppamento e del conseguente aumento di efficienza e fruibilità per il cittadino. Numeri ben più alti di quelli del PSE, ma il principio è lo stesso. Anche i lucernesi sono tutti degli incapaci?
Ironia della sorte, sul progetto di Emmenbrücke i cittadini voteranno il 28 novembre. Proprio come sul PSE. Speriamo allora che quella sera, sia a Lugano che a Lucerna, ci sarà motivo di festeggiare.

Lorenzo Quadri

Municipale di Lugano

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