Svizzera, 11 giugno 2021
I parlamentari a Berna dovranno rivelare le loro nazionalità. Greta Gysin è contrariata
Con 115 voti contro 64, il Consiglio nazionale ha approvato ieri una modifica dell’ordinanza sull’amministrazione del parlamento, che prevede che in futuro i parlamentari e i consiglieri federali siano obbligati a dichiarare se possiedono più nazionalità.
La nuova norma, che era stata proposta da Marco Chiesa (UDC) con un’iniziativa parlamentare, è stata osteggiata invano dalla sinistra. La verde Greta Gysin ha proposto di non entrare nemmeno in materia, sostenendo che non vi sia nessun interesse pubblico a conoscere eventuali altre nazionalità degli eletti a Berna. La richiesta di
rivelare le proprie nazionalità “ha un intento tendenzioso e discriminatorio”, ha sostenuto la Gysin, secondo quanto riporta il CdT.
Tuttavia le sue argomentazioni sono state seguite solo dai suoi colleghi verdi e dai socialisti. Tutti gli altri partiti, compresi i Verdi liberali e il PPD, hanno invece accolto la modifica dell’ordinanza in nome di una maggiore trasparenza. “Non è inutile sapere se un eletto ha una seconda nazionalità – ha detto Damien Cottier (PLR) -, specie per chi è membro di una delegazione che cura i rapporti con altri Paesi”.