Svizzera, 26 maggio 2021

Interruzione dei negoziati sull'accordo quadro, "una decisione doverosa"

La decisione del Consiglio federale di interrompere i negoziati sull'accordo quadro istituzionale è "doverosa", secondo la Lega dei Ticinesi, che, in un comunicato, saluta l'annuncio fatto oggi dalla Confederazione. "L’Accordo istituzionale tra la Svizzera e l’UE – scrive il movimento di Via Monte Boglia - non s’ha da fare. Peccato che si sono sprecati qualcosa come 7 anni di tempo in inutili e costosi tira e molla tra Berna e Bruxelles".

Secondo la Lega era "sotto gli occhi di tutti" che quanto negoziato tra Svizzera e UE "era incompatibile con la nostra autonomia e sovranità, oltre che danneggiare le lavoratrici e i lavoratori residenti in Svizzera a favore di una pericolosa e ulteriore ondata migratoria verso il nostro paese". 

Il fallimento delle trattative "ora deve spianare la strada a un altro tipo di rapporto con il nostro importante partner commerciale, riconoscendo in modo netto la sovranità della Svizzera e la sua forza contrattuale" dopo che il Consiglio federale ha finalmente riconosciuto "che ci sono interessi essenziali per la Svizzera che l’Accordo istituzionale ledeva" quali la protezione dei salari, la libera circolazione e gli aiuti di stato.

Per il futuro la Lega auspica che il Consiglio federale tenga maggiormente conto degli interessi dei cittadini svizzeri e delle aziende svizzere. "Speriamo che il nostro Governo sia in grado di far valere la sua posizione in una nuova via bilaterale, mettendo sempre in prima linea gli interessi dei cittadini svizzeri, dei nostri lavoratori, delle nostre aziende, a sostegno delle nostre capacità e della nostra sovranità nazionale".   

Di seguito il comunicato stampa integrale della Lega dei Ticinesi:

Accordo quadro istituzionale, una decisione doverosa

Quanto la Lega dei Ticinesi ha da sempre detto e ripetuto oggi si è puntualmente e finalmente verificato: l’Accordo istituzionale tra la Svizzera e l’UE non s’ha da fare. Peccato che si sono sprecati qualcosa come 7 anni di tempo in inutili e costosi tira e molla tra Berna e Bruxelles. Era infatti sotto gli occhi di tutti
che quanto ci chiedeva l’UE era incompatibile con la nostra autonomia e sovranità, oltre che danneggiare le lavoratrici e i lavoratori residenti in Svizzera a favore di una pericolosa e ulteriore ondata migratoria verso il nostro paese. 
 
La decisione odierna del Consiglio federale era doverosa. È però solo l’ultimo e inevitabile passo di un Governo che per un decennio ha tentato con tutti i mezzi di far passare un elefante dal buco della serratura. L’insuccesso delle trattative con Bruxelles ora deve spianare la strada a un altro tipo di rapporto con il nostro importante partner commerciale, riconoscendo in modo netto la sovranità della Svizzera e la sua forza contrattuale. 
 
Finalmente il Consiglio federale riconosce che ci sono interessi essenziali per la Svizzera che l’Accordo istituzionale ledeva. Questi riguardano la protezione dei salari – già ampiamente compromessi in Ticino! – i punti ancora aperti nella direttiva sulla libera circolazione dei cittadini UE e gli aiuti di Stato. Ma soprattutto le imposizioni sull’allineamento automatico delle nostre leggi ai dettami di Bruxelles e Tribunali con giudici stranieri a decidere in casa nostra. 
Il 26 maggio 2021 sarà una data da ricordare! 
 
La Lega dei ticinesi sembrava essere all’inizio di tutto questo annoso dibattito il bambino della fiaba di Andersen che da solo aveva avuto il coraggio di dire apertamente che “Il re è nudo”. Ora anche la maggioranza del Consiglio federale si è accorta che l’Accordo quadro istituzionale, ma soprattutto l’arroganza dei funzionari e dei diplomatici europei nel non considerare le peculiarità della Svizzera, non potevano più essere assecondate. 
 
Il lavoro vero inizia adesso. Speriamo che il nostro Governo sia in grado di far valere la sua posizione in una nuova via bilaterale, mettendo sempre in prima linea gli interessi dei cittadini svizzeri, dei nostri lavoratori, delle nostre aziende, a sostegno delle nostre capacità e della nostra sovranità nazionale.   
 
Lega dei Ticinesi 

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