Ticino, 17 maggio 2021

Il grido d'aiuto di un gerente: "Multato perché ho lavorato"

*Articolo dal Mattino della Domenica. Di MABO

“Ho accettato di fungere da gerente in uno snack bar non pronto alla gerenza: privo di clientela fissa, gli unici sporadici avvistamenti erano pittori o elettricisti. Nulla da togliere a loro, ma così si partiva già zoppi”. È così che comincia la nostra chiacchierata con il Signor V.O. (nome noto alla redazione).
 

Un signore che nella ristorazione ha calpestato importanti pavimenti di illustri punti di ristoro del nostro cantone e non solo. Ma quello che gli è successo lascia proprio l’amaro in bocca. “A 79 anni, mi sono messo a disposizione per aiutare un amico. Sono stato assunto come un normale dipendente (con le dovute deduzioni delle prestazioni sociali). Però, allo stesso tempo, ero io a inviare le mie fatture mensili in base alle ore prestate e agli accordi presi (essendo un indipendente). Dovevo sunque, secondo voi, avvisare la polizia per aver accettato un lavoro? L’unico caso in cui un gerente deve mettersi in comunicazione con la polizia è quando veramente gestisce un’attività al 100%”. Ma qui sta l’inghippo. O meglio, per le autorità qualcosa non quadra. “ La polizia non ha capito veramente il caso e mi ha multato perché, secondo

chi ha avuto in mano il mio incarto, mancava un vero e proprio contratto di lavoro. Multa che chiaramente io non ho voluto pagare perché la trovo ingiusta, ingiustificata. La cosa che ha dell’incredibile è che io ho incassato 2'250 franchi e la multa è stata di... 2015 franchi. Praticamente ho lavorato gratis!”.

 Vane le possibilità di veramente far valere la propria posizione: l’errore lo ha commesso chi ha stipulato il contratto senza avvisare le autorità preposte: “Sono stato multato come se fossi un abusivo senza il permesso di lavoro. Invece ho rispettato al 100% il contratto di lavoro che avevo stipulato. Inoltre, la Corte di Appello non ha risposto alle mie missive nelle quali spiegavo la situazione. Anzi, ha inviato il tutto al Tribunale federale. In seguito, è stata emessa una fattura di 800 franchi per far sì che il Tribunale si chinasse sul mio incarto. A parte il fatto che non ho soldi da buttare, ma devo proprio essere io la cavia per queste leggi inaccettabili create da Gastro Ticino?”.

 Per il nostro interlocutore non c’è pace. Infatti, la multa di 2'015 franchi è cresciuta in giudicato. Chi pagherà questo errore?


*Edizione del 16 maggio 2021


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