Svizzera, 20 aprile 2021

Anno da incubo per la SSR

La SSR chiude il 2020 con un risultato aziendale negativo pari a 12,9 milioni di franchi. Se da un lato la pandemia di Covid-19 ha significato per i palinsesti SSR - riadattati e ampliati - un record di ascolti in tutte le regioni linguistiche, dall'altro ha comportato un calo degli introiti commerciali e costi di ristrutturazione, che hanno influenzato il risultato d'esercizio. Tra gli eventi di spicco del 2020 vi č stato il lancio della nuova piattaforma streaming Play Suisse.

La SSR si lascia alle spalle un anno complesso, segnato dalla pandemia di Covid-19. In seguito alla decisione del Consiglio federale di proclamare la "situazione straordinaria" il 16 marzo 2020, con la conseguente chiusura di negozi, bar, ristoranti, scuole e strutture ricreative e per il tempo libero, la SSR ha subito adattato i suoi palinsesti in tutte le regioni linguistiche: più
programmi educativi, una più ricca programmazione per bambini e giovani, trasmissioni per la terza età e seguitissimi speciali giornalieri sull'evoluzione della situazione.

D'altra parte, il pubblico ha dovuto rinunciare a grandi eventi sportivi come gli Europei di calcio e le Olimpiadi estive di Tokyo, entrambi rimandati all'anno successivo a causa della pandemia. Altri eventi sportivi, invece, come la Coppa di sci alpino, il Campionato nazionale e i Mondiali di hockey su ghiaccio nonché i Campionati del mondo di ciclismo su strada, che nel 2020 erano
previsti in Svizzera, hanno dovuto essere interrotti o rinviati.

Quasi tutte le manifestazioni culturali, come i festival all'aperto e gli spettacoli in diretta, sono state cancellate, con pesanti conseguenze per l'industria culturale e degli eventi. Per sostenere la scena musicale nazionale, nel 2020 le reti della SSR hanno mandato in onda una quota di musica svizzera come mai prima d'ora. Anche il cinema elvetico è stato sostenuto: nel 2020 la
SSR ha trasmesso 456 film svizzeri, contro i 364 del 2019. Ove possibile, le riprese sono avvenute anche in condizioni di produzione difficili e i partenariati con i festival sono stati mantenuti, sebbene sia stato necessario svolgere gran parte degli eventi online.

Inoltre, il settore cinematografico è presente sulla nuova piattaforma streaming Play Suisse con due collezioni speciali dedicate al lockdown, per un totale di 58 cortometraggi.

Ripercussioni finanziarie dell'emergenza Covid-19

Rispetto all'anno precedente, i ricavi commerciali hanno registrato un calo di 52,1 milioni di franchi, di cui 30,7 milioni di franchi nell'ambito della pubblicità televisiva, 2,2 milioni in quello delle sponsorizzazioni, 19,2 milioni in quello dei programmi - circa 7 milioni dei quali a causa delle produzioni sportive annullate. Dal 2017 a oggi, il calo dei ricavi commerciali della SSR ammonta complessivamente a più di 100 milioni di franchi.

Dopo un buon inizio d'anno, dal mese di marzo del 2020 gli introiti pubblicitari hanno subito un drastico crollo a causa dei provvedimenti anti-Covid. Nel secondo semestre la situazione sul mercato pubblicitario è migliorata grazie agli elevati indici di ascolto registrati dai programmi televisivi. Quasi la metà delle perdite in ambito pubblicitario è riconducibile alla pandemia. La
parte restante è dovuta alle mutate modalità di fruizione dell'offerta
TV e alla migrazione di budget pubblicitari verso offerte digitali, soprattutto di grandi aziende internazionali.

Da un lato, la pandemia ha generato un aumento dei costi: a quelli per l'acquisto di mascherine igieniche e disinfettanti si sono aggiunti quelli derivanti dagli onerosi provvedimenti per combattere la pandemia messi in atto per le produzioni SSR. Dall'altro, però, la pandemia ha permesso alcuni risparmi: con l'annullamento o il rinvio di eventi culturali e sportivi sono
diminuite le spese per acquisto dei diritti e di viaggio.

Costi di ristrutturazione e risparmi

Il risultato d'esercizio è stato anche influenzato dai costi di ristrutturazione. La SSR si prepara in vista del futuro adattando le sue produzioni e distribuzioni alle mutate abitudini di consumo e alle esigenze del pubblico e, allo stesso tempo, riducendo i costi per compensare l'andamento
negativo nei ricavi pubblicitari e di sponsorizzazioni.

Sul fronte dei posti di lavoro, ove possibile i posti vacanti non sono stati rioccupati. In media, lo scorso anno la SSR ha contato 5537 posti a tempo pieno, compresi quelli della ex società affiliata tpc, integrata nella SSR a inizio 2020, e quelli di SWISS TXT, che rimane una società affiliata. Rispetto all'anno precedente (5650 posti di lavoro), vi è stata quindi una riduzione di 113 unità.

Nel settore della distribuzione è stato possibile realizzare risparmi sia per mezzo dell'abbandono, dal 3 giugno 2019, della diffusione dei programmi SSR in digitale terrestre (DVB-T), modalità di ricezione ormai praticamente in disuso (1,4%), sia per mezzo dell'ulteriore ottimizzazione della trasmissione radio in DAB+.

Tra gli eventi più importanti dello scorso anno spicca il lancio della nuova piattaforma streaming Play Suisse il 7 novembre 2020. La piattaforma offre il meglio delle produzioni e delle coproduzioni di RSI, RTR, RTS e SRF senza barriere linguistiche. Film, serie, documentari, reportage e perle d'archivio sono disponibili in lingua originale con sottotitoli in tedesco, francese, italiano e talvolta anche in romancio. L'ampia offerta della SSR è così accessibile oltre i confini linguistici e su tutti i dispositivi. Finora si sono registrati su Play Suisse 250'000 utenti da tutta la Svizzera.

Inoltre, fa piacere che l'istituto di ricerca sociale fög (Forschungszentrum Öffentlichkeit und Gesellschaft) dell'Universitŕ di Zurigo abbia attestato, nell'ambito del suo autorevole studio sulla qualità (1/2020), che i programmi della SSR godono di un livello di rilevanza e credibilità oltre la media.

Ulteriore trasformazione

La trasformazione aziendale in atto prosegue anche nell'anno in corso. La SSR deve continuare ad adattarsi alle mutate condizioni di mercato e alle nuove abitudini di consumo, seppur nel rispetto di un quadro finanziario sempre più ristretto. Dopo il piano di riduzione dei costi pari a 100 milioni di franchi lanciato nel 2018 e portato a termine nel 2020, nell'ottobre dello scorso anno, alla luce del calo delle entrate commerciali, la SSR ha dovuto avviare un ulteriore piano di risparmio di 50 milioni di franchi entro il 2024. Questo piano influirà anche sul numero dei posti di lavoro.

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