Alzi la mano a chi non e’ capitato di rimanere bloccato nel traffico luganese almeno una volta al mese. Lugano e’ una città fantastica, ma in certi momenti e’ trafficata come New York od almeno questa e’ la sensazione che offre ai tanti taxisti, autisti ed automobilisti che la vivono ogni giorno. Che la nostra splendida città abbia un problema di traffico bloccato/congestionato e’ sotto gli occhi di tutti.
Come in tutte le cose della vita, quando le cose non funzionano bisogna avere il coraggio di usare una sana dose di realismo ed approcciare il problema con strategie diverse. La mia idea e’ quella di rendere Lugano una città semplice e facile da attraversare, con interventi volti a rendere la circolazione intuitiva ed a fluidificare il traffico, non a disincentivarlo.
Dopotutto, prima si arriva alla destinazione, meno tempo si spende in auto con il motore acceso. Per questo negli anni le politiche volte a scoraggiare l’uso delle auto sono sempre state un fallimento. Basti pensare all’esperienza della vicina Milano, dove ad oltre un decennio dall’adozione di varie politiche disincentivanti del traffico automobilistico – compresa la creazione della cosiddetta “Area C” - l’aria della città continua ad essere tra le peggiori d’Italia.
Il motivo e’ tanto semplice quanto impietoso: per quanta gente (poca, diciamocelo, amiamo tutti la nostra indipendenza automobilistica) rinunci ad usare la propria auto, il maggior tempo speso per strada dal resto della popolazione controbilancia ampliamente la mancanza di quelle poche auto sulle strade.
Serve quindi un cambio di passo: rivedere semafori, piazze, strade e sensi di marcia, in modo da garantire semplicità di percorso e ridurre il tempo che un automobilista normalmente impiega per muoversi da un punto all’altro. Meno tempo per raggiungere la propria destinazione significa infatti piu’ tempo per la propria famiglia,