Ticino, 07 febbraio 2021
Ha l’asma, le emorroidi ed è depresso: può restare in Ticino
Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha accolto il ricorso presentato dal signor Massimiliano Minì per conto di due cittadini iraniani – padre e figlio minorenne – che la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) aveva deciso di rinviare in Croazia, loro primo paese d’approdo in Europa, come prevede il regolamento Dublino.
Visto i numerosi problemi medici lamentati dai due richiedenti l’asilo, scrivono i giudici nella sentenza pubblicata ieri, “la SEM avrebbe dovuto accertare in modo più rigoroso il loro stato di salute, richiedendo nuovamente dei certificati medic dettagliati, onde stabilire con chiarezza le diagnosi degli insorgenti, i loro trattamenti necessari, come pure l’evoluzione del loro stato valetudinario e la prognosi”.
La SEM aveva valutato lo stato di salute dei due richiedenti l’asilo, giunti a Chiasso nell’agosto 2020, con l’ausilio di vari medici, compresi neurologi e psichiatri. Alla luce dei rapporti presentati dagli esperti, aveva ritenuto che non vi fossero impedimenti al loro rinvio verso la Croazia, dove era pendente la loro prima domanda d’asilo. In dicembre la SEM aveva quindi respinto le domande d’asilo presentate da padre e figlio in Svizzera.
La Croazia

ha acconsentito al rientro dei due cittadini iraniani, ma loro si sono opposti presentando ricorso tramite il signor Massimiliano Minì. Inoltre, pochi giorni dopo la decisione negativa della SEM, il padre si è fatto ricoverare per problemi psichici, rendendo di fatto impossibile il suo allontanamento.
Nel ricorso il signor Minì spiegato che il padre soffre di vari problemi (asma bronchiale, emorroidi, insonnia, disturbo depressivo ricorrente di media gravità) mentre dal canto suo il figlio sta bene fisicamente ma soffre psichicamente a causa della situazione.
E i giudici del TAF, pur concordando con la SEM sul fatto che le cure mediche sono disponibili anche in Croazia, ha ritenuto che prima di prendere qualsiasi decisione sul destino dei due iraniani sia necessario procedere a ulteriori accertamenti medici onde definire una diagnosi precisa, in particolare dal profilo psichiatrico.
I due richiedenti l’asilo possono quindi restare in Ticino. Nel frattempo la SEM dovrà predisporre dei nuovi accertamenti “al fine di determinare se il loro trasferimento in Croazia possa comportare una violazione dei loro diritti fondamentali in ragione del loro stato di salute e della loro particolare vulnerabilità”.